DOMANDA
Buongiorno dott.Volta,1 anno fa’circa dopo aver fatto i relativi esami del sangue con successiva gastroscopia,mi e’stato comunicato che sono diventato intollerante al glutine,e quindi dovevo assolutamente evitarlo per evitare le mie continue dissenterie,senza pero’alcun dolore addominale.
Non avendo ingerito glutine per circa 1 anno,in vacanza 1 mese fa’ho provato a ingerire del glutine poco alla volta fino ad arrivare a mangiarmi mezzo piatto di pasta di farina non riscontrando nessun sintomo.
Come si puo’spiegare sono celiaco oppure no?
Grazie per una sua consulenza
RISPOSTA
Gentile Signore,
l’assenza di sintomi alla reintroduzione del glutine non deve meravigliare in quanto molti celiaci, che erano sintomatici alla diagnosi possono non ripresentare alcuna sintomatologia al momento della reintroduzione una volta che il quadro clinico si è stabilizzato. E’ evidente che in questi casi il rischio è maggiore perchè si è portati alle trasgressioni dal momento che, mangiando i cibi contenenti glutine, non si sta male. Ma questo non vuole dire che non si corrano pericoli, in quanto il danno intestinale riprende fino ad arrivare nuovamente a quell’atrofia dei villi che era presente al momento della diagnosi. E’ chiaro che è fondamentale la verifica di come è stata fatta la diagnosi rivalutando la biopsia intestinale di partenza e il valore degli anticorpi antitransglutaminasi/ antiendomisio, i due cardini diagnostici che cofermano l’intolleranza al glutine con una certezza assoluta. Se tali elementi lasciano adito a qualche dubbio, allora è indispensabile un challenge con glutine per almeno tre mesi con ripetizione di tutto il percorso diagnostico.
Prof. Umberto Volta
Direttore SSO Celiachia e Sindrome da Malassorbimentro
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Università di Bologna
Presidente CSN-AIC