DOMANDA
La ringrazio per la sua sollecitudine, ma ieri abbiamo consultato l’oncologo (prima di leggere la sua risposta) e ci ha detto che bosogna fare una TAC col mezzo di contrasto.
(cosa non fatta prima dell’intervento , ne abbiamo fatta alla fine una semplice anche se inizialmente ne era stata richiesta una col mezzo di contrasto ma per una serie di contrattempi e incomprensione e arrivati ormai ai giorni immediatamente antecedenti l’intervento hanno deciso per quella semlice)
L’oncologo ci ha detto che se dalla TAC non risulta niente e vista l’età di mia madre non necessita di nessun tipo di terapia ma solo di contolli periodici (ogni sei mesi?)
In nostra presenza ha telefonato al chirurgo per informalo delle sue prescrizioni ma ad un certo punto gli ho sentito ripetere la parola “radioterapia”, ma ha parlato con noi solo della prenotazione della TAC e di avvisarlo dopo aver avuto l’esito.
Ho uvuto l’impressione di un consulto un pò troppo rapido e frattoloso, e alla luce di quanto lei ha scritto questo mio dubbio sta aumentando.
Premetto che questo oncologo ci è stato indicato dal chirurgo che ha eseguito l’intervento (con il quale evidentemente collabora anche se in un’altra clinica rispetto a quella dove è stato eseguito l’intervento, ma dove abbiamo fatto la prima TAC e dove faremo la prossima).
Vista la mia perplessita mi conviene avere un chiarimento con l’oncologo o col il chirurgo , questultimo mi sembra il più interessato e attento al problema.
La ringrazio
RISPOSTA
buongiorno, se la mamma non aveva fatto TC con mezzo di contrasto assolutamente la deve fare, se è un T3N0 è possibile anche non effettrare la chemioterapia, dipende dalle condizioni della signora. Faccia decidere al chirurgo e all’oncologo a second delle condizioni generale.
LB