DOMANDA
Gent. Prof.,
mio marito, 60 anni, è affetto da oltre 30 da hcv cronica attiva. Circa otto fa si è sottoposto a terapia interferonica senza risultati significativi e, dopo circa un anno di distanza, alla terapia con interferone e ribavirina e fu definito “soggetto no risponder”.
Lo scorso autunno, da esami periodici di routine, gli è stato diagnosticato un hcc. Dopo approfonditi esami, è stato sottoposto a chemioembolizzazione con positivi risultati. Premesso che sette anni fa, a seguito di gravi problemi di lavoro, ha avuto, tra gli altri, un calo del desiderio, oggi questa assenza di desiderio si accompagna a periodi di depressione. Ho cercato in molti modi di aiutarlo ma, di ciò, si rifiuta di parlarne con il medico.
E’ possibile che la sua malattia abbia un’influenza sulla sfera ormonale e, quindi, sessuale? Come posso aiutarlo?
Grazie
RISPOSTA
Cara signora se ha sviluppato un nodulo di HCC suo marito molto probabilmente ha una cirrosi epatica HCV correlata che come prima manifestazione di complicanza dà appunto il tumore al fegato.
La cirrosi di per sè riduce il tasso ormonale di testosterone e spesso si ha un calo del desiderio. Se poi si associa uno stato depressivo, tra l’altro ben comprensibile, la situazione diventa assai seria. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un andrologo per eventuale uso di farmaci che stimolano il desiderio sessuale. Una alimentazione ricca di frutta e verdura aumenta il tono dell’umore, anche farmaci che agiscono sulla serotonina possono essere di grande aiuto.