mi aiuti a capire

    DOMANDA

    Buona sera, grazie anticipato per il consulto innanzitutto, volevo domandare, visto che in molti forum gli oncologi dicono che per quanto riguarda il papillopma virus ceppo 16 e 18 “orofaringeo” il tumore potrebbe verificarsi dopo anni in cui, al livello della faringe, vi siano lesioni precancerose persistenti, cioe’ macchie bianche o rosse passare inosservate dallapersona stessa , volevo DOMANDARE se al livello delle cavità nasali debba succedere la stessa cosa e cioe’ ci devono essere delle lesioni persistenti o in questo caso dei seni nasali non è cosi’?grazie tante.
    (questo dubbio penso che valga in quanto molte e molte persone, compreso me , inseriamo le dita sporche nel naso dopo essere andati a fare la pipi’, successivamente o nell’immediatezza.
    SEil test hpv dna tampone nasale e dovesse uscire positivo o a ceppi altamente oncogeni o meno pèericolosi cosa dovrei fare??spaventato tutta la vita???non ho capito se il papilloma virus vive nelle cavità nasali ma rarissimamente provoca tumori oppure è difficilissimo trovare la presenza del virus nei seni nasali?????grazie

    RISPOSTA

    Gentile signore,
    Gentile signore,

    Come avevo riportato in una precedente risposta, nel 2007 l’Agenzia Internazionale per il Cancro IARC aveva rilevato che HPV ad alto e basso rischio per tumori erano stati riportati anche nei tumori delle cavità nasali e paranasali, ma il significato di queste evidenze era controverso.
    Tuttavia in questi ultimi anni sono stati numerosi gli studi scientifici che hanno dimostrato la correlazione tra l’infezione da HPV con la patogenesi dei papillomi nasali invertiti e la relativa evoluzione maligna verso carcinomi squamosi con una buona prognosi.
    Anche se i carcinomi cervicali, ano-genitale e orofaringeo positivi alla infezione da HPV sono state considerati malattie a trasmissione sessuale, i meccanismi che spiegano l’infezione da HPV nella sino-nasale regione rimangono poco chiari. In ogni caso è stato dimostrato che nella cavità nasale una parte della relativa struttura epiteliale di riferimento potrebbe facilitare l’oncogenesi indotta HPV, che è stata dimostrata soprattutto per l’HPV 16.
    In generale l’induzione di un’infezione da HPV ed il potenziale tumorale dipendono non solo dal virus e dalla relativa carica virale, ma anche dalle condizioni immuno-genetiche del paziente e dalle difese intrinseche dell’epitelio.

    Ignazio Stanganelli

    Ignazio Stanganelli

    TUMORI DELLA PELLE. Responsabile del Centro di Oncologia Dermatologica – Skin Cancer Unit – dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei tumori IRCCS IRST e Professore Associato Clinica Dermatologica Università di Parma. Nato a Trapani nel 1960, si è specializzato in dermatologia e allergologia. Si occupa principalmente di diagnosi non invasiva dei […]
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