Sindrome di Crohn

    DOMANDA

    Gentile dottore,

    sono una giovane dietista e purtroppo mi è arrivata una paziente che riferisce di soffrire della sindrome di Crohn. Naturalmente ho eseguito una dieta in base alla diagnosi fatta dal gastroenterologo e sto avendo dei buoni risultati. Come consuetudine mi sono fatta portare gli esami del sangue e ho visto che ci sono alcuni specifici che non ho mai visto fare e questi sono: AUTOIMMUNITà S-asca (anti-sacc.cer.IgA),G-ASCA (anti-sacc.cer.IgG), Antic. anti. cit. neutrofili, p-anca/mpo(eia), c-anca/pr3 (eia), p-anca (ifi), c-anca (ifi), ac.anti-nucleo (ifi).

    Mi potrebbe spiegare che cosa sono?

    Eventualmente mi si presentasse qualche altro caso quali sono gli esami attraverso il quale si diagnostica il morbo di crohn? Grazie e buona giornata!

    RISPOSTA

    La M. di Crohn si sospetta per i sintomi clinici, ma si diagnostica con esame endoscopico, attraverso il quale si prelevano campioni di tessuto per l’esame istologico. Gli esami a cui fa riferimento sono ricerche di carattere immunologico che sono tessere di un mosaico più completo per caratterizzare lo stadio e l’attività di malattia, ma da soli non dicono nulla di specifico sul Crohn

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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