Ectasia aorta ascendente è il caso di intervenire?

    DOMANDA

    Esimio professore vorrei un suo parere.Ho 53 anni, peso 93 kg, sono alta 1,67 e sono in post menopausa;
    assumo bisoprololo e cardioaspina,lirica, xanax e zoloft.
    Le riporto gli esiti dell’eco:
    dilatazione aneurismatica dell’aorta ascendente, aorta bicuspide con insufficienza valvolare lieve.Insufficienza mitralica lieve. Dilatazione atriale sinistra. Funzione ventricolare conservata.
    [radice aortica( 34mm) nei limiti, dilatazione giunzione sinu-tubulare (40mm), dell’aorta asc. (44mm) e dell’arco (31mm prima dell’emergenza della succlavia, 23 mm doppo la stessa) Valvola aortica funzionalmente bicuspide con rafe mediano tra cuspide coronarica sn e cuspide coronarica dx che appare di piccole dimensioni V max anterograda 1,8m/sec; presenza di jet da rigurgito lieve(vc 2 mm)].
    e dell’angio tac. :
    valvola aortica verosimilmente bicuspide( verosimile parziale fusione delle cuspidi coronariche destra e sinistra); bulbo 32mm;giunzione sino-tubulare 35mm;piano valvolare 22X28mm.
    Ectasia dell’aorta ascendente(45mm);arco anteriore 34 mm.
    Regolare l’arco aortico con normale origine dei tronchi epiaortici;istmo 23 mm. Aorta discendente 25mm;passaggio toracico addominale 22 mm.Secondo lei ci sono i presupposti di un intervento e se si qual’è l’intervento meno invasivo,che mi comporti un recupero il + possibile veloce? Soffro di depressione maggiore, mi sento sempre molto stanca,faccio fatica a fare qualsiasi cosa.Mi viene il fiatone se faccio le scale o una semplice salita.Grazie

    RISPOSTA

    Egregia signora,
    è molto difficile dare una risposta a tutti i suoi quesiti senza poterla visitare e prendere visione della sua documentazione, posso dirle che è presente una sintomatologia da lei riferita che mi farebbe pensare ad una valvulopatia aortica più importante di quella che riferisce la sua ecografia.
    Va aggiunto che lei è in sovrappeso e, l’affanno potrebbe essere legato a questo.
    Le dimensioni dell’aorta ascendente cominciano ad indicare una soluzione chirurgica, in quanto il diametro ha raggiunto i 4.5 cm.
    Alcuni gruppi ritengono che bisogna operare a queste misure, altri sono del parere di operare a 5 cm di diametro.
    Cordiali saluti.
    Prof. Roberto Di Bartolomeo.

    Roberto Di Bartolomeo

    Roberto Di Bartolomeo

    Professore ordinario di cardiochirurgia all’Università di Bologna. Nato a Torre dei Passeri (Pescara), si è laureato all’Università di Bologna. Nello stesso ateneo, si è specializzato in chirurgia cardiaca, chirurgia vascolare e chirurgia generale. Dirige l’unità operativa di cardiochirurgia del policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna. È direttore della scuola di specializzazione in cardiochirurgia dell’ateneo […]
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