DOMANDA
Egregia dottoressa, le scrivo per mia madre di 85 anni, da 6 mesi affetta da piede cadente e operata 2 mesi fa per decompressione sacco radicolare l3-l4-l4-l5; il dolore e’ diminuito e riesce a sollevare leggermente la punta del piede e a muovere le dita, ma il deficit permane ancora: puo’ recuperare la funzionalita’ del piede?
Le e’ stato consigliato l’elettrostimolazione: molti anche in rete offrono a nolo apparecchi per l’elettrostimolazione dei muscoli denervati; sono validi? Quale apparecchio e’ piu’ valido?
Grazie.
RISPOSTA
Gentile signora, la problematica della sua mamma è da affrontare con un serio intervento riabilitativo. Non mi dice se è stata già trattata da un fisioterapista. Le consiglierei di cercare nella sua città un esperto in Riabilitazione Neurocognitiva che è molto indicata per affrontare questo tipo di deficit: si tratta, infatti, di recuperare il movimento della caviglia e l’approccio al suolo da parte del piede con esercizi specifici proposti da un riabilitatore. Non consiglierei l’elettrostimolazione, non aiuta per niente la reinnervazione, alcuni studi dimostrano, anzi, che interferisce negativamente.