DOMANDA
Mia figlia risulta celiaca senza sintomi, io soffro di colon irritabile con diarrea, spami addominali, in gravidanza ho grossi problemi con nausea e da tre anni ho rdw nella analisi basso, risulto negativa al test della gladina cosa mi consiglia di fare?Da marzo sto male un giorno si e uno no, ho sempre sonno, mi puo consigliare un buon centro o gastroenterologo nella zona di rimini grazie. Ps quando ho chiesto di far fare gli esami clinici a mia figlia mi sono sentita dire che sono una mamma apprensiva oggi ringrazio di esserlo ha una grave atrofia intestinale e un grave stato di denutrizione pesa 40kg per 164 cm, da quando è a dieta abbiamo visto dei grossi cambiamenti positivi specie a scuola(è stata bollata per anni come vagabonda, io ho sempre sostenuto che c era qualcosa che nn andasse, la sua ex maestra strano caso del destino è anche lei celiaca, oggi abbiamo capito finalmente perchè tanta difficolta a memorizzare poche righe) grazie infinite
RISPOSTA
Gentile Signora,
concordo pienemente con Lei sul fatto che ancora oggi si pensa troppo poco alla celiachia con gravi ritardi diagnostici per una condizione che, se riconosciuta e trattata con la dieta opportuna, può restituire alle persone il completo recupero dell’equilibrio psico-fisico con grande beneficio nelle attività della vita quotidiana: l’esempio dei grandi miglioramenti dimostrati da sua figlia dopo il riconoscimento della celiachia mi semra la prova migliore di quanto affermato.
Venendo a Lei devo dire che nei familiari di 1 grado di celiaci è molto comune trovare quella condizione di sensibilità al glutine che si esprime da un lato con i sintomi del colon itrritabile (dolori addominali, meteorismo, diarrea o alvo alterno) e dall’altro con sintomi extraintestinali (cefalea, mente annebbiata, formicolii, artomialgie, eritemi, stanchezza cronica, possibile anemia e stomatite aftosa). Tali sintomi compaionio o si intensificano poche ore o giorni dopo l’assunzione di glutine, altrettanto rapidamente si risolvono con l’eliminazione di alimenti contenenti glutine e si ripresentano subito dopo la reintroduzione del glutine. In tali casi, dopo avere escluso la diagnosi di celiachia e di allergia al grano con gli esami opportuni, si può verificare l’ipotesi diagnostica con un periodo di dieta senza glutine. Per questo problema specifico, ancora in fase di studio, non esistono purtroppo centri specializzati nella sua zona.
Cordiali slauti.
Prof Umberto Volta
Direttore Struttura Semplice Malattia Celiaca
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Università di Bologna
Presidente CSN-AIC