DOMANDA
Gent.mo Dott.
Mia madre ha 60 anni e nel 2011 le hanno diagnostico la sclerosi sistemica sine sclerodermia, contemporaneamente le fu riscontrata una dilatazione del cardias che le procura reflusso gastroesofageo.
attualmente la sclerodermia e stabile, e il reflusso lo cura con esopremazolo 20 mg tutte le mattine.
nell’ultimo anno, però, la cura farmacologica nn dà più i risultati aspettati e si valutava la possibilità di intervenire sul cardias.
Vorremo chiederLe se la tecnica del fundoplicatio transorale senza incisione può essere una valida soluzione al problema.
grazie dell’attenzione
vittoria
RISPOSTA
Credo che qualsiasi intervento di cui fundoplicatio in paziente sclerodermico debba essere preso in considerazione solo in casi estremi. In realtà sua madre non assume una terapia con dosi massimali. Consiglio pertanto di seguire i consigli del vostro medico, che sicuramente vi adeguerà la terapia. Spero di esserle stato utile e le invio cordiali saluti.