DOMANDA
Buon giorno dottor VANIA, le scrivo in merito a mio figlio che ha 5anni e mezzo, alto 124 cm con peso di 23,800 gr.
Frequenta l’ultimo anno di asilo e mangia in mensa tutti i giorni.
Ogni giorno la mensa nel menù inserisce una porzione di proteine animali che siano prosciutto cotto ( una volta a settimana fisso) , carne, frittata o pesce. Con la scusa che i bambini non gradiscono più di tanto il formaggio è inserito una volta al mese se non di meno e mai e poi mai ci sono alimenti alternativi tipo minestrone di legumi, risotto e/o altro.
Nell’ultima riunione di classe ho fatto presente che a mio modesto parere si poteva evitare di mangiare tutti i giorni carne ( Veronesi Docet) e magari preparare un piatto unico completo con pasta o verdure , legumi oppure perché no anche una volta la pizza unito a frutta come chiusura. Fatto sta che sono stata aggredita verbalmente dalle altre mamme che mi hanno dato della “sconsiderata” perché a questa età i bambini hanno assolutamente necessità di mangiare carne una volta al giorno. Nel tempo ho capito che in un alimentazione più varia non è necessario mangiare tutta questa carne e men che meno la rossa però mi rendo conto che il concetto carne= bambino che cresce è troppo radicato. Di mio a casa cerco di proporre meno carne possibile, vista già la quantità che ne assume a scuola e sostituendo con proteine vegetali e frutta e verdura , però mi piacerebbe sentire il suo parere.
RISPOSTA
Cara Signora, che dirle se non che lei ha assolutamente ragione? Purtroppo non solo nelle mamme dei bambini, ma anche nella Scuola come Istituzione resiste ancora radicatissima l’idea di riempire i bambini di proteine animali, a riprova dell’antico detto che “la madre degli stolti è sempre incinta”… Lei, da parte sua, fa benissimo a cercare di compensare, per quanto possibile, ciò che avviene a scuola, fornendo, nei pasti di sua competenza, proteine vegetali al posto di quelle animali. Temo invece che, per quanto giusta, quella sua battaglia a scuola sia una battaglia persa. Tutta la mia comprensione per le difficoltà che sta attraversando. Un caro saluto, Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista