DOMANDA
Distinto Dottore,
sono una ragazza di 25 anni che la scorsa primavera ha avuto due gravi crisi d’ansia con fenomeni psicosomatici: tachicardia, vomito, inappentenza, crisi di pianto; tutto questo al mattino. In giugno ho consultato uno psicologo che mi ha diagnosticato grave disadattamento sociale, disturbi schizoaffettivi della sfera timica e sessuale, ed accentuato autismo con forte presenza di sensi di colpa. Si consigliava la visita psichiatrica che però non ho effettuato per mancanza di disponibilità economica e perché sono stata poi via via meglio.
Intanto vorrei chiederle cosa esattamente significhi tutto ciò, e se per cortesia può spiegarmelo senza spaventarmi ulteriormente.
Ho sempre saputo di avere una forma depressiva ma non pensavo tutto questo e sono terrorizzata. Non so a chi parlarne, se lo facessi con mia madre aumenterei la sua preoccupazione e mi starebbe troppo addosso. Io mi sento tutto sommato una ragazza normale ma ho paura dei cambiamenti e di relazionarmi con gli altri, non mi fido più né della mia capacità di giudizio né degli altri. E’ autismo? o solo profonda insicurezza?
Grazie del Suo tempo. Cordiali saluti.
RISPOSTA
Da quello che lei scrive non posso giudicare correttamente i disturbi che lei ha presentato; tutttavia non si faccia spaventare dai paroloni; i termini che lei riferisce del giudizio dello psicologo (sempre che siano riportati correttamente), non si riferiscono ad una diagnosi precisa, ma a valutazioni generali sul tipo di problemi che può avere presentato, che lei stessa ha in parte identificato, come le difficoltà relazionali, la tendenza all’isolamento e alla chiusura in se stessa(non certo l’autismo come diagnosi, che è cosa ben diversa), la depressione, la difficoltà di valutare sè stessa e gli altri. In ogni caso nessuno meglio dello psicologo da lei consultato potrebbe spiegarle quello che ha voluto dirle. In ogni caso il consiglio di sentire uno psichiatra è opportuno.