tachicardia ventricolare non sostenuta

    DOMANDA

    Ho 57 anni. Mi sono recato al PS perchè avevo delle palpitazioni. Sono stato ricoverato per 7 giorni e dimesso con la seguente lettera di dimissione: tachicardia ventricolare non sostenuta con spontaneo ripristino del ritmo sinusale. Durante la degenza sono stato sottoposto a test ergometrico massimale per il carico raggiunto di 11 Mets, negativo per cardiomiopatia ischemica o aritmica inducibile con il lavoro muscolare. In considerazione della negatività organica per malattia cardiaca di tipo ischemica, non si ravvedeva la necessità urgente di eseguire uno studio coronaragrafico. Uscito dall’ospedale un anno fà la cura farmacologica è stata Rytmonorm 325 mg e Valpression 160 mg. Nelle successive visite di controllo ho consultato due cardiologi i quali sostengono due diverse teorie. Il primo cardiologo è d’accordo con la diagnosi dell’ospedale (tachicardia ventricolare non sostenuta con spontaneo ripristino del ritmo sinusale), mentre il secondo cardiologo da me consultato ritiene che si tratti di una aritmia sopra ventricolare dopo aver consultato la cartella clinica dell’ospedale e prendendo visione dell’elettrocardiogramma fatti in ospedale durante il ricovero. La mia domanda è la seguente: la cura farmacologica che ho intrapreso da un anno si può prendere tranquillamente per lungo tempo oppure può portare conseguenze ad altri organi?sono preoccupato per gli effetti collaterali che possono portare questi farmaci che stò prendendo dato che è già da un anno che li prendo.

    RISPOSTA

    La terapia che lei assume può essere assunta a lungo e non è gravata da particolari effetti collaterali. L’opportunità di proseguire a tempo indeterminato è affidata allo specialista che La segue ed alla necessaria rivalutazione del quadro.

    Gianfranco Sinagra

    Gianfranco Sinagra

    Professore di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Trieste. Nato a Palermo nel 1964, si è laureato all’Università degli Studi di Palermo e si è specializzato in cardiologia all’Università degli Studi di Trieste. Dirige la struttura complessa di cardiologia, il dipartimento cardiovascolare e la scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare agli Ospedali Riuniti […]
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