insicurezza

    DOMANDA

    Salve, sono francesca e ho 28 anni, e vorrei un consiglio per quanto riguarda la mia continua insicurezza, aspetto costantemente presente nella mia vita, dalla scuola elementare all’università; ma ora che ho cominciato a lavorare (in banca) è diventato per me un problema più rilevante. A prescindere dall’insicurezza del lavoro vero e proprio che mi fa sembrare una “buonanulla”…..la mia insicurezza ha un’aspetto più vasto,di continuo mi sottovaluto, mi demoralizzo,mi sembra che tutti siano migliori di me anche al di fuori del lavoro e questo non mi fà migliorare, il mio sguardo e sempre in dietro e mai avanti. Le potrei scrivere pagine e pagine del mio carattereche ammetto non molto semplice. Non so se Lei possa suggerirmi qualche consiglio in base a quello che le ho scritto ma almeno ci ho provato, e devo dirLe che mi è pure servito, per svogarmi un pò di rabbia.

    La ringrazio.

    Saluti

    Francesca

    RISPOSTA

    Gentile Francesca, sintetizzo ciò che mi scrive con lo scopo di poter essere più preciso possibile nella risposta: (1) lei è sempre stata – o si è sempre sentita – insicura, (2) entrando nel lavoro – un lavoro che non conosce ancora bene – l’insicurezza è diventata un “problema”, (3) si sottovaluta sempre e si demoralizza, e probabilmente gli insuccessi del passato pesano sempre di più delle cose che vanno bene nel presente. (4) Nel confronto con gli altri si sente sempre “meno di.”. Ora, è normale che entrando nel mondo del lavoro e non conoscendo bene cosa fare ci si senta (più) insicuri di prima. Il problema è che questa insicurezza ha permeato di sé la sua vita e sembra si sia stabilizzata, con il rischio di rafforzarsi proprio con l’impatto del lavoro. Il senso di sicurezza personale, la fiducia in sé, il sentimento di “potercela fare” anche di fronte a difficoltà è qualcosa che si radica presto nel nostro mondo interno e forma la base, salda, dell’identità personale. Se ciò non è avvenuto – almeno non si è sviluppato in modo adeguato – lei ha ancora dalla sua parte l’età giovane. Può “mettere mano” in tale problema e lavorarci. In tale prospettiva le consiglierei di iniziare un percorso di psicoterapia perché – capendo quali sono le cause di tale problema – nel giro di qualche tempo potrebbe davvero ritrovarsi cambiata, e più forte. Non sottovaluti che il mondo del lavoro è a volte difficile ed una persona che viene percepita insicura dal team può andare incontro ad ulteriori problemi. Ma stia attenta a non rimproverarsi (vedi la “rabbia” di cui scrive) e a non addossarsi colpe non sue. In ogni caso, dato che scrive che già il fatto di parlarne la fa sentire un po’ meglio, questo è sicuramente un buon segno – ed, anzi, spero che lei abbia delle buone persone amiche con le quali condividere tale scambio -.

    Con i migliori auguri

    Andrea Castiello Dantonio

    Andrea Castiello Dantonio

    PSICOLOGO E PSICOTERAPEUTA. Professore di psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso l’Università Europea di Roma, è nato a Roma nel 1954, si è laureato in psicologia con lode. Psicologo e psicoterapeuta, si occupa di psicologia clinica, psicoanalisi, psicologia del lavoro e psicologia giuridica. È consulente tecnico d’ufficio del Tribunale di Roma. Curatore della collana […]
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