DIFFICOLTA’ RESPIRATORIA

    Pubblicato il: 10 Marzo 2011 Aggiornato il: 10 Marzo 2011

    DOMANDA

    Egr.Prof. mio padre ha 62 anni ed è un forte fumatore. L’ultima visita di controllo effettuata il 16/11/2010 è stata la spirometria che ha evidenziato il seguente esito:

    [affetto da BPCO in fumatore lamenta tosse cronica con scarso espettorato mucoso.Dispnea da sforzo.Altre patologie di rilievo: ipertensione arteriosa e ulcera.

    La spirometria mostra insufficienza ventilatoria di lieve grado.Obiettivamente, eupnoico, Sat.02 in aria ambiente 95%,MV nettamente ridotto su tutto l’ambito polmonare.Conclusioni broncopneumopatia cronica ostruttiva in discreto compenso clinico. Si consiglia iniziare spiriva 1 erogazione al mattino e controllo fra 6 mesi con spirometria e rx torace.]

    Spesso e solitamente alla sera in ambienti caldi viene colto da tosse che sembra che si soffochi (tossisce a fatica e sembra che non riesca a respirare) Sono molto preoccupato perchè ho sempre paura che possa accadere l’irrepaabile per questo Le chiedo un consiglio su terapie,farmaci etc.La ringrazio

    RISPOSTA

    Gentile Signore:

    suo padre è ancora giovane, ma mostra i segni di una iniziale broncopatia ostruttiva cronica, attualmente in fase di buon compenso. Purtroppo se la diagnosi venisse confermata, l’evoluzione della malattia potrebbe portarlo a insufficienza respiratoria grave e irreveribile. Il primo, indispensabile provvedimento è la sospensione assoluta e definitiva dell’abitudine al fumo. Senza questo provvedimento, è inutile ricorrere a farmaci o altri trattamenti terapeutici o riabilitativi. Gli accessi di tosse sono conferma del grado di irritazione e ostruzione bronchiale. Oggi è più facile smettere di fumare, perchè si può ricorrere agli ambulatori contro il fumo e a farmaci che aiutano molto nel programma di disuassefazione. Per completare la diagnosi sarà necessario eseguire una TAC del torace (valutazione del grado e dell’estensione dell’enfisema) e una ecografia cardiaca per escludere ipertensione arteriosa polmonare. Sarebbe opportuno eseguire anche un test da sforzo cardio-respiratorio (es. test del cammino 6 minuti) per poter monitorare l’evoluzione della dispnea e della insufficienza respiratoria. Il programma di trattamento farmacologico farà seguito alla diagnosi più precisa di stadio della malattia e della sua verosimile evoluzione.

    Dario Olivieri

    Dario Olivieri

    Direttore della clinica pneumologica dell’Università di Parma all’ospedale Rasori. Nato a Brindisi nel 1940, si occupa soprattutto di asma bronchiale, bronchite cronica, enfisema, bpco, interstiziopatie e fibrosi polmonari.
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