i cibi bruciacchiati provocano carcinoma?

    DOMANDA

    Buonasera Gentili Dottori io e la mia famiglia siamo abituati ormai da anni a cuocere parecchio i cibi, dalla carne rossa e bianca al pesce, alle semplici bruschette e uova. Non mi sono mai preoccupata di niente però ultimamente navigando un pò su internet ho letto che a lungo andare si può andare incontro a carcinoma. Sono preoccupatissima perchè vorrei starci attenta ma poi mi ritrovo sempre a cuocere parecchio i cibi perchè mi piacciono belli cotti e anche alla mia famiglia. Vorrei da Voi delle delucidazioni e spero che non ci sia tanto rischio, in altre parole spero che io sia solo allarmata per una stupidagine perchè sono molto preoccupata per la mia salute e soprattutto per quella della mia famiglia. Grazie e buon lavoro

    RISPOSTA

    Gentile signora,
    gli studi del rapporto fra dieta e tumori non sono facili da condurre e i risultati di cui disponiamo non sono definitivi.
    Nel caso specifico, il problema che lei pone è molto rilevante perchè la pratica di cuocere i cibi ad alte temperature (ad esempio barbecue) è molto diffusa. Durante questo tipo di cottura, la carne arriva a contienere due famiglie di sostanze cancerogene, amine eterocicliche e idrocarburi policiclici aromatici. Diversi studi, anche recenti, hanno dimostrato che il consumo di carne lavorata e la carne cotta ad alta temperatura (rossa sopratutto), sono associati ad un aumentato rischio di alcuni tumori, in particolare del colon della prostata ecc.
    Sulla base di queste evidenze scientifiche, il consiglio che mi sento di darle è di limitare al massimo questo tipo di cottura dei cibi, ridurre il consumo di carne e introdurre nella dieta della sua famiglia piu frutta e verdure ricche di sostanze antiossidanti.
    Cordiali saluti
    Dr. Rodolfo Passalacqua

    Rodolfo Passalacqua

    Rodolfo Passalacqua

    ONCOLOGO MEDICO. Direttore del reparto di medicina e oncologia dell’ospedale di Cremona. Nato nel 1954 a Reggio Calabria, si è laureato in medicina all’Università di Messina nel 1979 per poi specializzarsi in oncologia all’Università di Parma nel 1984. È professore a contratto di oncologia presso l’Università di Parma.
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