Polidipsia e compulsioni in un bambino di 6 anni

    DOMANDA

    Salve,
    in casa abbiamo tutti notato che il mio fratellino di 6 anni (non diabetico) ha una continua ossessione incentrata sul bere. Chiede di bere in continuazione anche mentre l’aiuto a fare i compiti: dopo ogni parola che scrive si distrae completamente bevendo, mangiando e anche giocando con gli animali. L’assenza di concentrazione è accompagnata da una pigrizia surreale, che lo porta a trattare perfino sul numero di lettere da scrivere per fare il minimo sforzo, benché sia molto sveglio.
    Inoltre soffre di bruxismo e sembra che non ascolti nessuno, se gli viene vietata una cosa insiste nel farla come se nulla fosse incurante delle conseguenze, i “ricatti” e la soggezione non funzionano.
    Aggiungo che la mamma è ossessiva, ansiosa e investe molto sull’istruzione del bimbo prendendola molto sul serio, ha iniziato la scuola anche un anno prima.
    Altra cosa curiosa, che ho riscontrato in molti bimbi, è la fissazione di annusare i piedi.
    Con questi pochi elementi quale quadro mi può dipingere? Sono un po’ preoccupata e vorrei sapere come comportarmi per farlo stare meglio.

    La ringrazio molto per la sua attenzione.

    RISPOSTA

    Gentile Signora, penso che sia necessario anzitutto valutare meglio le caratteristiche di questa ingestione eccessiva di liquidi, per dare un primo orientamento al medico, che dovrete comunque consultare. Anzitutto stabilire almeno approssimativamente quanto il bambino beve e quanto urina nelle 24 ore. Poi è importante sapere se durante la notte si sveglia per bere e/o per urinare: infatti nelle forme “organiche” questo di solito avviene, mentre non avviene nelle forme “psicogene” (dette anche “potomanie”). E’ un primo orientamento che comunque andrà vagliato dal Vs pediatra. Se alla fine degli accertamenti emerge chiaramente la diagnosi di forma psicogena (definita anche, con termini più semplici e più chiari a tutti, come: “ingestione compulsiva di liquidi”), sono ugualmente necessari provvedimenti terapeutici (ad iniziare da una psicoterapia), abbastanza urgenti se la quantità di liquido ingerita giornalmente è molto alta, perché questo può, a lungo andare, causare una resistenza all’ormone antidiuretico. Cordiali saluti.

    Carlo Cianchetti

    Carlo Cianchetti

    “Specialista in Malattie Nervose e Mentali e in Neuropsichiatria Infantile. Già professore ordinario e direttore della Clinica e della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria dell’Università di Cagliari. Attuali interessi preminenti: cefalee, ansia, depressione, psicosi.”
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