DOMANDA
Gentilissimo Dr. Biondi
Salve sono un ragazzo siciliano di 23 anni, da diversi anni ormai sono in cura a causa di ansia, depressione, il mio umore è tendenzialmente molto basso , inoltre ho pochissima autostima di me stesso, per farle capire io mi vedo un brutto ragazzo nonostante tutti dicono il contrario e anzi ricevo addirittura dei complimenti.Negli ultimi mesi a causa di un lutto , la morte di mio nonno al quale ero affezzionatissimo e in seguito la rottura dopo due anni di una relazione con una ragazza molto importante per me ,la mia situazione è di nuovo tornata peggio di prima, sono caduto in una forte depressione e il mio specialista mi ha diagnosticato, anche se non è mai preciso riguardo all’argomento, si limita a dire che la mia è una distimia, quindi mi ha prescritto 1 compressa di fluoxetina e 1 compressa di deniban 50 mg , dopo alcune settimane ho aumentato la fluoxetina a 2 compresse ed eliminato il deniban sempre sotto prescrizione medica, adesso visto che la fluoxetina non da grossi risultati mi ha prescritto sempre le due compresse di fluoxetina e in più una compressa di Efexor 75 mg rp, che adesso ha aumentato a 2 compresse.Mi rivolgo a Lei per avere un Suo parere in merito e vorrei sapere se è disponibile per una visita a roma o dove lei riceve , purtroppo in Sicilia la preparazione dei medici a volte non è al massimo delle nostre aspettative, io ho 23 anni e vorrei riuscire a VIVERE la mia vita al meglio. La ringrazio anticipatamente e le porgo c.saluti
RISPOSTA
Gentile Claudio,
se vuole può prenotare una visita ambulatoriale presso l’ospedale Policlinico Umberto I, al n. 0649914539. Non sono in grado di commentare gli aspetti farmacologici non avendola nè visitata nè conosciuto la sua storia personale, cosa che invece ha fatto sicuramente il collega che la tiene in cura. L’unica cosa che mi sento di dirle, e di cui può senz’altro parlare con il collega, è che forse potrebbe essere utile integrare il trattamento farmacologico con uno psicoterapeutico, sempre che la cosa sia possibile.
Cordiali saluti,
Prof. Massimo Biondi