DOMANDA
Buongiorno dottore. Ho una bimba di quasi 3 mesi, ieri sera mentre stava col padre le è mancato il respiro. io sono accorsa subito l’ho presa in braccio, provato agirarla sulle gambe colpendo la schiena,e dopo gli ho messo un dito in gola e lei ha pianto.. Sono corsa subito al pronto soccorso e mi hanno detto che la bimba sta bene. Alla bimba due ore prima del fatto le avevo dato un po’ di camomilla. Penso che mia figlia abbia la digestione lenta anche perchè dopo aver fatto i ruttini e il singhiozzo, molte volte ha ancora il latte che viene su. Prende solo il mio latte e mangia circa 200 gr a poppata. Volevo chiederle cosa ne pensa lei e qualche rimedio per evitare queste cose.. ieri sera ho perso 20 anni di vita dalla paura. la ringrazio fin d’ ora. cordiali saluti.
P.S. io fumo qualche sigaretta…
RISPOSTA
Gentile Signora
penso che lei abbia fatto la cosa giusta mettendo la bambina supina sulle sue gambe, e poi colpendole la schiena tra le scapole. E’ la maniera giusta, possibilmente tenendo la testa leggermente verso il basso, per facilitare l’espulsione di materiale inalato e di stimolare la tosse nei bambini più piccoli. E’ invece sempre sconsigliato mettere le dita in bocca, perchè in tal modo si può peggiorare l’ostruzione spingendo ulteriormente all’interno delle vie aeree il cibo inalato. Nel suo caso, trattandosi di latte, non c’è questo rischio, ma comunque è una manovra sconsigliata perchè può evocare riflessi pericolosi.
Su come evitare questo tipo di episodi la risposta è più difficile: se sono frequenti è consigliabile una terapia antireflusso e mantenere il lettino dal bambino leggermente sollevato dala parte della testa durante il sonno. Ma nel suo caso mi sembra che si sia trattato di un “incidente” isolato, per cui tali rimedi sono probabilmente eccessivi. Deve tranquillizzarla il fatto che a quella età i riflessi che proteggono la vie aeree dall’inalazione sono ben sviluppati e va poi sottolineato che rigurgiti di cibo anche a distanza di tempo dal pasto sono assolutamente normali a quell’età.
Cordiali saluti
Corrado Moretti