Lenti ortocheratologiche

    DOMANDA

    Gentilissima professoressa,
    mio figlio, 14 anni, è miope da entrambi gli occhi (dx 2,50 – sx 0,75 con anche astigmatismo)dall’età di 8 anni, con progressione soprattutto negli ultimi due anni. Mi sono state consigliate le lenti ortocheratologiche per contrastare l’avanzare della miopia, dall’optometrista che lo segue nell’utilizzo di lenti a contatto usa e getta limitate alla sola attività sportiva. Il fatto che in qualche modo si possa intervenire sulla progressione della malattia, mi spinge ad approfondire, ma putroppo non trovo diffusione di competenze in ambito oculistico(abito in Emilia Romagna). Lei cosa mi consiglia di fare? Ha qualche esperienza in merito? Perchè se l’efficacia è dimostrata, così poca conoscenza? La ringrazio sin d’ora per la sua risposta. Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Purtroppo non ho alcuna esperienza di queste lenti. Non le ho mai considerate in quanto non credo che il loro effetto duri l’intera giornata ,ma penso che la cornea riacquisti progressivamente la sua morfologia per cui la visione peggiori progressivamente. Assolutamente non mi convince il fatto che queste lenti possano incidere sull’evoluzione della miopia.So che ci sono in bibliografia lavori che portano avanti questa tesi ma non penso che l’uso di una lente a contatto possa opporsi al progressivo allungamento del bulbo oculare. A conferma di cio’ ormai si e’ visto che la vecchia convinzione che la lente a contatto rigida potesse opporsi allo sfiancamento corneale nel cheratocono e’ errata.Fatte queste premesse non vedo alcun motivo per scegliere questa soluzione rispetto a quelle tradizionali. Cordialmente