DOMANDA
A mio padre è stata diagnosticata la leucemia mielomonocitica cronica quattro mesi fa e da allora non è più stato bene.
Assume Oncocarbide, Danatrol e Deltacortene, ma i risultati latitano, non riescono a restituirgli una qualità di vita normale. Lui continua ad avere febbre intermittente, marcata astenia e problemi in gola, con la sensazione di non riuscire ad inghiottire.
Ho letto il suo nome in un articolo relativo alla Fondazione Matarelli ed allo studio inerente la leucemia mielomonocitica cronica e la ricerca di terapie efficaci. Mi sa dare delle informazioni? Gli studi si sono arenati, oppure ci sono delle prospettive terapeutiche? Non riesco ad abbandonare la speranza che un giorno ci sia un “Glivec” anche per la leucemia mielomonocitica cronica. Attendo una Sua preziosa risposta.
Roberta
RISPOSTA
Gli studi anche nella LMMC sono tutt’altro che arenati! La LMMC è una malattia molto variegata, e la prognosi è molto variabile (da pochi mesi a molti anni), a seconda di molte caratteristiche sia cliniche del paziente che biologiche della malattia. In generale i farmaci ipometilanti (attualmente solo la 5-azacitidina) hanno dimostrato una certa utilità anche in questa malattia, ma se suo padre riceve l’oncocarbide significa che ha una forma di LMMC proliferativa, ove la 5-aza non sarebbe utilizzabile. Suo padre quanti anni ha? Dove vive?