DOMANDA
Salve dottoressa,
le scrivo perché sto vivendo una situazione drammaticamente difficile con mio marito, il quale sta gradualmente diminuendo la dose di farmaci contro gli attacchi di panico (xanax).
Da tempo lamenta costante stanchezza fisica e conseguente pigrizia, apatia e depressione, pensieri negativi, dolori muscolari, irregolarità del battito cardiaco, arti freddi e bucature.
La nostra vita è molto limitata da questo suo stato di salute: tende a passare molto tempo a letto e non concepisce altra attività nel tempo libero, la nostra vita sociale è pressoché nulla.
Nell’ultimo mese, poi, passa tanto tempo su internet a cercare risposte per i suoi disturbi, facendo auto diagnosi, quando convincendosi quando ipotizzando sempre nuove, gravi patologie, rare, incurabili, da ciò derivano stati di preoccupazione e profonda angoscia. Vorrei essergli d’aiuto, ma lui mi vede scettica e cinica. Vorrei che provasse a intraprendere un percorso con uno psicologo, ma ottengo solo una reazione rabbiosa e la sua chiusura, in quanto lui è convinto di avere qualcosa a livello fisico e non psichico.
Crede che spronarlo alla psicoterapia sia una cattiva idea?
La ringrazio tanto per il tempo che vorrà dedicarmi.
RISPOSTA
il quadro che descrive è quello di un episodio depressivo che se diagnosticato da uno specialista psichiatra potrebbe essere trattato con risultati in 4-6 settimane con farmaci antidepressivi