DOMANDA
Buonasera dottore, mi presento; mi chiamo emanuele sono un ragazzo di 26 anni e vivo in provincia di arezzo.. da quasi 10 anni ho la vitiligine (mani gomiti piedi volto parti intime…insomma le famose zone che sento sempre dire da chi ha il mio problema)… ho provato in passato i centri Bioskin…e lasciamo stare cosa ne penso…..e di conseguenza i nonrisultati ottenuti… c’è un rimedio??? ho sentito parlare di siena a proposito (tra l’altro a me ottima x vicinanza).. cosa posso fare??? se ha un contatto, qualcosa o qualcuno a cui rivolgermi….mi è stato parlato di Psoralene(8mop) e lampade uva..è la cosa + efficace’??altro?? dimenticavo, non è stabile…seppur lentamente è in crescita…per non parlare del fatto se mi frisco mi graffio mi taglio accidentalmente e cose simili.. certo della sua gentilezza e della sua risposta, la ringrazio in anticipo… Saluti, emanuele
RISPOSTA
caro Emanuele,
capisco bene le difficoltà che stai incontrando nel trovare una risposta soddisfacente al tuo problema. La vitiligine è una malattia abbastanza trascurata dal mondo dermatologico nonostante il rilevante impatto psicologico e sociale che può avere. I trattamenti disponibili hanno in genere un’efficacia solo moderata e comportano procedure abbstanza laboriose e tempi lunghi (svariati mesi). Sicuramente dotati di una qualche efficacia sono i trattamenti che impiegano la luce ultravioletta (UVB in particolare). Sono da preferire gli UVB a banda stretta o la luce emessa da laser ad eccimeri. Questi ultimi hanno una maggiore rapidità d’azione rispetto agli UVB tradizionali. Si richiedono cicli di trattamento della durata di mesi. Gli UVB dovrebbero essere associati a steroidi topici applicati per cicli o a immunosoppressori topici come il tacrolimus. L’associazione è molto più efficace di ogni singolo trattamento preso separatamente. La risposta è migliore nelle aree cosiddette fotosensibili del viso e del collo. L’associazione di ultravioletti A (UVA) e psoraleni assunti per bocca è una alternativa al trattamento con UVB. L’efficacia è comunque paragonabile. In casi selezionati e in presenza di vitilgine stabile si può considerare il trattamento di aree limitate con trasferimento di melanociti non coltivati prelevati dalla guaina esterna del follicolo del pelo o dalla cute interfollicolare con varie modalità. Tale trattamento è disponibile ancora in via sperimentale in pochi centri. Infine non bisogna sottovalutare la possibilità di ricorrere a tecniche di mascheramento (camouflage) con prodotti adeguati.
Cordiali saluti
Luigi Naldi