DOMANDA
Gent.mo dott. Vittori,
Le avevo scritto per avere un suo parere in merito ad un intervento di isterectomia da me affrontato. Forse ero stata poco chiara ed è per questo che vorrei riproporle il quesito. Insieme all’utero (che presentava un grosso fibroma benigno) mi è stato tolto un ovaio sano perché, a detta del chirurgo che mi ha operato, è necessario togliere almeno un ovaio quando si effettua l’isterectomia. Purtroppo io ho firmato il consenso, quindi non le pongo questo quesito perché voglio rifarmi sul medico che mi ha operato. Quello che mi chiedo è: qual è il vantaggio, in termini di salute, di togliere un ovaio? Non si rischia invece di anticipare la menopausa? Purtroppo sono stata operata in un periodo molto difficile della mia vita e sono stata anche consigliata male da chi mi stava intorno. Se tornassi indietro pretenderei maggiori spiegazioni prima di sottopormi ad intervento così importante. Adesso l’unica cosa che mi chiedo è se almeno ci sia un minimo di senso in ciò che è stato fatto. Le ribadisco che il fibroma all’utero era benigno e l’ovaio perfettamente sano. La ringrazio anticipatamente e mi scuso per essere stata poco chiara la volta scorsa
RISPOSTA
Cara Signora,
Lei é stata chiara nella descrizione dell’intervento. Le ho solo chiesto se il suo percorso fosse stato delineato nel consenso informato, procedura utile a verificare la reciproca (paziente e medico) comprensione. Per il resto, ovaio compreso, molti interventi vengono effettuati per patologia benigna volti, come nel suo caso, ad asportare un voluminoso fibroma.
Cordiali saluti