labirintite

    DOMANDA

    Gentilissimo professore, sono un ragazzo di 21 anni, domenica 23 aprile ho accusato improvvisi giramenti di testa e senso di nausea senza però avere alcun fastidio uditivo; il giorno seguente i giramenti, che il giorno precedente si alternavano a momenti di normalità, sono decisamente peggiorati e diventati continui. Mi sono così recato al pronto soccorso e dopo essere stato visitato dall’otorino sono stato ricoverato in ospedale da ormai 11 giorni per una labirintite scompensata (inizialmente con nistagmo di terzo grado, ora leggermente diminuito a 2-3 grado). Oltre a vari esami del sangue, ho effettuato una prova dell’udito, una rm pietra rocca, una rm cranica e un apn (tutti effettuati con contrasto) dai quali è risultato tutto nella norma. Inoltre sono stato sottoposto ad un esame vestibolare dal quale è risultato un blocco vestibolare del labirinto destro. Dato il quadro clinico i medici sostengono si tratti di una forma virale. Sono stato curato per una settimana con sole flebo di mannitolo alle quali, da 3 giorni, si sono affiancate delle flebo di cortisone…tuttavia constato che la ripresa è veramente molto lunga. Ora riesco a camminare e a leggere ma non ho ancora riacquisito il completo controllo dell’equilibrio. Mi chiedevo quindi se secondo lei ci possono essere altri accertamenti da effettuare, se è normale un decorso (a detta degli stessi medici) così lento della malattia e se sì quanto tempo potrebbe passare prima di scomparire completamente.
    La ringrazio sin da ora per l’attenzione prestatami. Cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Il compenso vestibolare è un processo che richiede tempo, anche alcuni mesi. Il suo decorso diagnostico clinico è stato corretto. Si faccia controllare regolarmente e cerchi di di riprendere completamente la sua attività, anche se a fatica.

    Alberto Staffieri

    Alberto Staffieri

    Direttore della clinica otorinolaringoiatrica dell’Università di Padova. Nato a Traversetolo (Parma) nel 1944, si è laureato a Parma. Si è specializzato in otorinolaringoiatria e audiologia presso l’Università di Ferrara e in odontoiatria presso l’Università di Padova. Nell’ateneo veneto è professore ordinario di otorinolaringoiatria.
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