DOMANDA
Egregio Dottore, ho 27 anni, fin da bambina il mio sonno è stato caratterizzato da risvegli frequenti e da sogni vividi, senza però crearmi problemi. Da alcuni mesi, con l’inizio di un lavoro molto impegnativo, questa caratteristica è evoluta negativamente: oltre ai risvegli “spontanei”, sogno solo situazioni reali che rendono il sonno agitato. Ma il vero problema è che davvero ogni notte e più volte per notte mi trovo a parlare nel sonno, spesso quasi urlando, o a mimare i movimenti del sogno; quindi mi auto-disturbo e sveglio, restando confusa e disorientata non sapendo dove mi trovo. Ho anche avuto degli episodi forse definibili come sonnambulismo? (continuando a sognare, ho interagito con i miei familiari, svegliandoli, girando per casa etc). Non bevo caffè, non fumo, non ho malattie, non assumo farmaci. Mi potrebbe consigliare,se necessario, un percorso terapeutico adeguato?(Norme comportamentali/farmaci/psicoterapia?). La ringrazio infinitamente per la sua eventuale risposta.
RISPOSTA
Cara signora, credo che siamo di fronte, probabilmente a una parasonnia, da definire come quadro clinico, ma con alcuni aspetti tipici, e tuttavia atipica per la persistenza in età adulta e credo anche la frequenza degli episodi(tutte le notti? o quasi?). In questi casi, prima di intarprendere un percorso terapeutico è necessario essere sicuri della diagnosi ed escludere altri fenomeni motori/comportamentali nel sonno. a tale scopo credo che per prima cosa debba fare una valutazione c/o un centro del sonno ed eventualmente, se necessario anche esami strumentali (tipo un avideo-polisonnografi anotturna o diurna dopo privazione di sonno, da decidere). Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Cordiali saluti