Rieducazione dei movimenti di un dito bloccato da un trauma

    DOMANDA

    ho subito un trauma da taglio al 2°,3°,4° dito con il disco x legno di un attrezzo elettrico. Dopo 60giorni di degenza e 5 interventi ( innesti cutanei e ripetute toilettature x necrosi cutanea) mi hanno dimesso con le dita totalmente bloccate. x il 3 e 4° dito ci sono pochesperanze (mancanza ossea e tendini necrotici) ma per il dito indice ho buone possibilità. il dito è tornato sano ma con vistose cicatrici.Io ci ho sempre giocato per non perdere la mobilità e sono arrivato a piegarlo al 50% ma ci siamo accorti che da solo non si piega x le aderenze del tendine flex. La dott. mi ha detto che non devo forzarlo perche potrei provocare seri danni ma se non lo faccio nel giro di pochi giorni torna rigido e famolto male. In video su Youtube vedo che x riabilitare si fa piegatura passiva delle dita allora mi chiedo:
    se non ci gioco e ridiventa rigido (dolore a parte) c’è il rischio che si blocchi x sempre?

    RISPOSTA

    Salve, non mi dice se sta già seguendo un programma di riabilitazione, che è l’indicazione che dovrebbero averle dato dopo gli interventi. La riabilitazione della mano non prevede delle semplici mobilizzazioni con più o meno dolore, ma comprende delle esercitazioni guidate dal fisioterapista che si basano sul recupero delle percezioni, della sensibilità tattile, cinestesica, pressoria, tutte qualità che fanno parte delle competenze di una mano. La rieducazione, quindi, non può interessare un singolo dito o il movimento delle falangi. Pensiamo a quanto è complesso il movimento raffinato delle mani. Le consiglio di rivolgersi, se già non lo avesse fatto, ad un fisioterapista che si intenda di rieducazione della mano che è un campo abbastanza specifico, di cui si occupano quasi esclusivamente i professionisti specialisti in Riabilitazione Neurocognitiva. Mi faccia sapere, per favore.

    Laura Genco

    Laura Genco

    Fisioterapista presso il centro di riabilitazione della Fondazione Auxilium di Trapani. Nata a Erice (Trapani) nel 1961, è laureata in fisioterapia e in scienze riabilitative. Si occupa prevalentemente di soggetti neurolesi in seguito ad ictus, traumi, patologie neurodegenerative, di bambini con paralisi cerebrale infantile, mielomeningocele, distrofia muscolare, e di donne operate al seno.
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