DOMANDA
Gentile dottore vorrei che lei mi spiegasse in termini bveramente facili queste parole e che ne pensa di tutto cio’.
Segmento epatico di cm 8x5x2, a superficie liscia grigio – bruna (pervenuto sezionato in piu’ parti). Al taglio si repertano due formazioni nodulari (entrambe pervenute gia’ sezionate), biancastre, del diametro rispettivamente una di mm.8 ed una di mm.7, a margini regolari e di consistenza aumentata. Il nodulo di maggiore dimensione sembra lambire il margine di resezione (che viene inchiostrato), mentre quello di minori dimensioni dista cm. 1.4 dal margine di resezione.
ESAME MICROSCOPICO
Frammento di parenchima epatico sede di due noduli metastatici di adenocarcinoma, moderatamente differenziato coerente, anche alla luce delle notizie cliniche con primitivita’ colica. Le due lesioni rispettano il margine di resezione chirurgica (distanza minima di una delle due lesioni dal margine di resezione: mm.0.25)
terapia:XELOX
SI CONSIGLIA LA SEGUENTE TERAPIA DOMICILIARE:
MEPRAL cpr 20 mg
Una compressa al mattino per 15 gg.
ZOFRAN cpr 8 mg
Una compressa al mattino per tre giorni
LIMICAN F
Due fiale im al bisogno se nausea/vomito.
Inoltre:
non ingerire cibi o bevande fredde ,ne’ esporsi a correnti di aria fredda, ne avere contatti cutanei con oggetti freddi per almeno 10 gg.
Presso il nostro DS effettuera’ i seguenti esami:
controlli ematochimici intermedi
controlli ematochimici pre terapia
XELODA cpr 500 mg
tre compresse al mattino a stomaco pieno.
RISPOSTA
Gentile sig.
In base a quello che lei riporta, desumo che è stato asportato un segmento di fegato in cui erano presenti 2 metastasi di carcinoma del colon. Presumo (ma non posso saperlo con certezza) che non ci siano altre lesioni visibili nel fegato e neppure in altre sedi del corpo. Penso anche che la terapia consigliata sia una chemioterapia “adiuvante” che ha lo scopo di ridurre il rischio di avere in futuro ulteriori metastasi. Questa terapia (XELOX) è costituita da due farmaci: oxaliplatino e capecitabina (Xeloda) ed è uno degli schemi più attivi contro questa malattia. Sarebbero necessarie altre informazioni per poter essere più precisi anche riguardo la possibilità di associare alla chemioterapia una cura con anticorpi antiangiogenetici oppure contro un fattore di crescita epiteliale.
Cordiali saluti
Dr. Rodolfo Passalacqua