DOMANDA
Buongiorno Dott. Volta,
Ho 38 anni e da ca. 13 anni soffro di Fibromialgia e svariati altri sintomi in continuo peggioramento, specialmente dopo il parto due anni fa (stanchezza, colite, reflusso, afte, cefalea, artrosi mani e dolori & rigidità articolari, orticaria, dermatite, asma, fenomeno di Raynaud, gonfiore delle ghiandole..) Sono in cura da un Reumatologo che regolarmente mi fa eseguire esami necessari per escludere malattie autoimmuni e fino ad oggi tutti gli esami sono nella norma. In questi anni, ho fatto vari esami di intolleranza alimentari (EAV, Citotest, etc.) e sono sempre risultata intollerante al grano, latticini, cioccolato e caffè. Con l’aiuto di un nutrizionista-naturopata ho eseguito varie volte delle diete che escludevono tali alimenti e devo dire che ho subito notato differenze notevoli dei sintomi, sopratutto della stanchezza, della rigidità e infiammazioni articolare, specialmente escludendo il grano. Tale miglioramento non l’ho mai raggiunto con i farmaci. Ho fatto varie volte gli esami per la celiachia, ma sono risultati sempre negativi. Il non rassegnarmi mi ha portato alla ricerca in internet ed è qui che ho letto di questa nuova scoperta della sensibilità al glutine. Secondo Lei potrebbe essere una strada da indagare? Se solo con la dieta i miei sintomi migliorano, in particolarmodo quando escludo il grano, non potrebbe far pensare a tale sindrome? A chi mi posso rivolgere, quale indagini posso fare? La ringrazio per la Sua risposta!!
Giulia M.
RISPOSTA
Gentile Signora,
il quadro clinico da Lei riferito con sintomi intestinali ed extraintestinali che migliorano sensibilmente con l’esclusione del glutine dalla dieta potrebbe essere indicativo di una sensibilità al glutine. Nei soggetti che soffrono di sensibilità al gluine, data l’assenza di marcatori immunologici che contribuiscano alla diagnosi, la conferma diagnostica al momento viene dalla esecuzione di un trial in doppio cieco con reintroduzione del glutine o di una sostanza placebo all’insaputa del paziente. Per informazioni sui centri specialistici che si occupano di questa sindrome può rivolgersi all’Associazione Italiana Celiachia che ha istituito un comitato scientifico per dare un aiuto ai pazienti che soffrono di questa condizione. Cordiali saluti.
Prof. Umberto Volta
Coordinatore Scientifico Board AIC