DOMANDA
Gent.mo dr. Franceschi SONO UNA GIOVANE DONNA ANNI 37 AFFETTA DA SINDROME ANTIFOSPILIPIDI + LUPUS ANTICOAUGULANTE A SEGUITO DI IPOCUSIA NEUROSENSORIALE + DISQUILIBRIOCALI DI MEMORIA SONO STATA SOTTOPOSTA A RM ENCEFALO CON MDC IL REFERTO INDICA ALCUNE ALTERAZIONI DI SEGNALENELLA ZONA SOTTOCORTICALE DI ORIGINE VASCOLARE ANCHE L’IPOCUSIA SEMBREREBBE ESSERE PROVOCATA DALLA SOFFERENZA VASCOLARE PER TALE RAGIONE MI è STATA PRESCRITTA TERAPIA ANTIAGGREGANTE CON CARDILENE 75 MG ,VOLEVO CHIEDERLE SE QUESTA TERAPIA PUò SERVIRE A PREVENIRE NUOVE SOFFERENZE CEREBRALI O SE SONO CONDANNATA A TROVARMI A 50 ANNI CON IL CERVELLO RIDOTTO IN UN COLABRODO..QUESTA è LA MIA GRANDE PAURA …VOLEVO SAPERE IN OLTRE SEPOSSO ASPETTARMI DALLA TERAPIA ANCHE DEI BENEFICI SUI SINTOMI DA ME SOPRA ELENCATI GRAZIE IN ANTICIPO PER LA SUA RISPOSTA
RISPOSTA
Gentile Signora. la sua condizione patologica certamente conduce alla possibilità di disturbi circolatori cerebrali, ma anche periferici
E’ una sindrome che và curata in ambiente specialistico immunologico, con terapie e controlli che di solito impediscono che …il cervello si riduca ad un “colabrodo”. Le cure ci sono e sono efficaci, soprattutto quando si diagnostica precocemente la malattia: mi raccomando di scegliere un Centro adatto ai suoi problemi e seguire i suggerimenti che le verranno dati. Sia inoltre ottimista, perche ve ne è motivo!