forame ovale pervio

    DOMANDA

    Mi chiamo Ivana, ho 47 anni e sono di Chieti. Da circa 6 mesi non riesco a respirare bene, ho sempre l’affanno,tachicardie e acuti mal di testa ( ci soffro da anni). Ho fatto varie visite cardiologiche e in seguito all’ecocardiografia mi è stato riscontrato il forame ovale pervio di 3,8 cm. Un cardiologo dell’ospedale di Chieti,mi hanno detto che la mia situazione non è per niente bella e mi ha consigliato di operarmi perchè a parere suo, corro dei rischi notevoli,ictus ecc.ecc.perchè il foro è molto grande.Sono andata da un an altro dottore,cardiochirurgo dell’ospedale di Teramo, e lui mi ha sconsigliato di operarmi perchè, la placca che si va ad applicare con il passare degli anni può corrodere la orta.Non so cosa fare , mi rivolgo a Lei se puo aiutarmi a prendere una decisione. Grazie Ivana

    RISPOSTA

    Il forame ovale pervio è una cardiopatia congenita. Si tratta di una comunicazione anomala fra l’atrio destro e quello sinistro, con passaggio di sangue (shunt) dalla parte sinistra a quella destra del cuore. A lungo andare questo shunt può provocare ripercussioni con patologie a carico del cuore destro e dell’apparato respiratorio. Questa pervietà può essere chiusa sia senza che con un intervento chirurgico. L’indicazione dalla sua chiusura dipende dalla grandezza del forame, dall’entità dello shunt, dai dati clinici e dalla sintomatologia del paziente.

    Con i pochi dati da lei forniti non sono in grado di darle una risposta precisa.

    Roberto Di Bartolomeo

    Roberto Di Bartolomeo

    Professore ordinario di cardiochirurgia all’Università di Bologna. Nato a Torre dei Passeri (Pescara), si è laureato all’Università di Bologna. Nello stesso ateneo, si è specializzato in chirurgia cardiaca, chirurgia vascolare e chirurgia generale. Dirige l’unità operativa di cardiochirurgia del policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna. È direttore della scuola di specializzazione in cardiochirurgia dell’ateneo […]
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