ipercpkemia

    DOMANDA

    Egregio Professore
    sono un pensionato di 64 anni
    Mi preoccupa il valore fuori norma del CPK anche se tutti i medici a cui mi sono rivolto,incluso quello di base, mi hanno detto di non
    preoccuparmi.
    Nel 2002 ha iniziato controllo annuale dei valori del sangue e urina con valori fuori norma del colesterolo 250, trigliceridi 208, Hdl 50.
    Inizialmente cercato di controllare con dieta, ma con esito negativo pertanto nel 2011il medico prescriveva assunzione di 1/2 past.
    di Sevastin 40g. In luglio valori scesi a 201,159,43 e CPK ( mai esaminata prima) 652.
    Sospeso il trattamento e iniziato con ” integratori “( periodicamte alla ricerca di un buon risultato): Armolipid Plus,Eskim 100, Ezetrol 10mg, Ezimega e Olbetam 250mg .I valori poco diminuiti ma sopra norma .
    In questo periodo i valori CPK hanno variato tra i 475 e 311.
    Luglio c.a. iniziato cura con Ezimega Plus e valori (23/11) sono 192,141,48, Ldl 129 CPK 531.
    2013 di mia iniziativa eseguivo visita neurologica con EMG con qualche isolato aspetto sofferenza miogena primitiva solo
    bicipite brachiale dx.Neurologo refertava refertava possibile ipercpkemia famigliare o congenita.
    Eseguo annualmente ECG nella norma
    Seguo dieta mediterranea(molta frutta/verdura carni bianche e pesce) Mai fumato , vino moderato a pasto.
    In gioventù praticato atletica, svolto professione molto dinamica e spesso stressante un po’ diminuita in pensione
    Assumo 1 lobivon e 1/2 moduretic x dì

    Grz per suo parere

    RISPOSTA

    Gentile lettore,
    Il farmaco Sivastin ha, tra i suoi effetti collaterali, quello di far aumentare il valore della CPK. Purtroppo però, nel suo caso, non avendo valori antecedenti alla terapia non possiamo dire con sicurezza che sia stato il farmaco a causare questa alterazione. Inoltre, generalmente, la sospensione del farmaco si accompagna a normalizzazione del valore, cosa che non è avvenuta nel suo caso. Come le ha giustamente detto il neurologo, potrebbe trattarsi di una forma familiare (e sarebbe necessario capire se altri membri della famiglia hanno la stessa alterazione) o congenita. Un’altra causa di aumento della CPK è l’alterazione della funzionalità tiroidea (sarebbe opportuno dosaggio del TSH, FT3 e FT4).
    Comunque, se non ha sintomi specifici (dolori muscolari) concordo con i medici che la hanno visitata nel dire di non essere preoccupato.

    Agostino Gnasso

    Agostino Gnasso

    Professore di medicina interna all’Università della Magna Grecia di Catanzaro. Nato ad Aversa (Caserta) nel 1956, si è laureato all’Università Federico II di Napoli e si è qui specializzato in diabetologia e malattie del ricambio e in medicina interna. Dal 1982 al 1985 ha frequentato l’Istituto per la ricerca sull’infarto del miocardio dell’università di Heidelberg […]
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