Ernia discale e sciatalgia

    DOMANDA

    Gent. le dr. Ceccarelli,

    E’ da 6 mesi che soffro dell’ormai solito dolore lombare che mi attanaglia e impedisce di svolgere una normale vita ad un’età di 36 anni. Non riesco a stare seduto in ufficio per più di un’ora, per il forte dolore lombare, al coccige,al ginocchio, inguine e poca sensibilità e formicolii alla gamba e braccio dx . Inoltre la sciatalgia mi impedisce di camminare normalmente,ho la tendenza a stare piegato lateralmente trascinando leggermente la gamba dx_

    Questo è l’esito di una RM lombo sacrale di Luglio 2015:

    Assenza di aree di alterato segnale a carico del cono midollare esaminato e del sacco durale .

    Ernia discale a sede posteriore mediana e paramediana dx,in conflitto con la radice emergente di L5 omolaterale ,a livello del tratto di passaggio di L4 L5, con parziale obliterazione del grasso epidurale e restringimento del canale spinale.

    Protrusione discale associata a osteofitosi marginale posteriore mediana e restringimento del diametro del canale spinale ,a livello del tratto di passaggio di L3 L4.

    Bulging del disco intervertebrale con massima espressione del lato dx , a livello del tratto di passaggio di L5 S1. Fenomeni spondilosici a livello delle limitazioni contrapposte di L4 L5 ed L5 S1.

    Ad oggi ho preso farmaci come Voltaren e Muscoril, svolgo attività di nuoto e trattamenti da osteopata

    Al momento pochi risultati incoraggianti, un po’ meglio in estate.

    Confido nel suo parere e porgo distinti saluti.

    RISPOSTA

    Carissimo, da quanto mi dice pare essere una di quelle ernie discali (in particolare quella L4-L5 ) che potrebbero avere necessita’ di una asportazione chirurgica, visti i sintomi e la loro durata. Faccio presente che se da un lato la sintomatologia lamentata all’arto inferiore dx potrebbe dipendere da questa ernia, quanto lamentato al braccio dx non puo’ assolutamente dipendere dalla patologia lombare. Per questi motivi penso sia necessario un appofondimento diagnostico attraverso un accurato esame clinico da parte di un ortopedico o neurochirurgo che si occupi di chirurgia del rachide.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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