DOMANDA
Gentile Dott. Volta buonasera,
mi chiamo Patty e vorrei avere un suo parere sulla mia situazione.
Nel 2004 ho effettuato gli esami del sangue e la gastroscopia con biopsia intestinale per presunta celiachia. Gli esami sono risultati negativi ma la diagnosi di biopsia e’ stata: “Il referto compatibile per alcuni aspetti con malattia celiaca, necessita di controlli umorali ed eventuale ricontrollo dopo dieta adeguata”.
Vorrei capire se saro’ soggetta alla celiachia oppure no e in tal caso come scoprirla visto che da piu’ di dieci anni soffro di svariati disturbi: gonfiore addominale e problemi digestivi , ragade anale, infiammazioni alla bocca e altri problemi che non sono riuscita a risolvere.
In attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Gentile Signora,
la risposta della sua biopsia non definisce lo stadio istologico della sua mucosa intestinale in base alla classificazione utilizzata correntemente, ma lascia intendere che la sua mucosa non ha segni di atrofia dei villi e verosimilmente presenta un incremento dei linfociti intraepiteliali (naturalmente il referto della biopsia intestinale dovrebbe riportare sempre in maniera chiara quanto ho scritto). Tale tipo di alterazione, identificabile nella lesione di grado 1, è compatibile, ma non specifica per celiachia potendo essere ritrovata in moltissime altre condizioni e va inquadrata nel contesto clinico, anticorpale e genetico. In parole semplici, solo una piccolissima parte di soggetti con tali alterazioni minime della mucosa intestinale è o diventerà celiaco nel tempo. Il suo quadro clinico e i dati che mi ha riportato (sierologia anticorpale negativa per celiachia) non escludono invece la possibilità di una sensibilità al glutine non celiaca che andrà approfondita presso un centro specialistico. Cordiali saluti. Prof. Umberto Volta
Coordinatore Board AIC