DOMANDA
Stim. Prof buonasera,
spesso mi ritrovo a chiedermi se e quanto è importante il sesso nella vita di una persona, visti i pareri molto discordanti.
Per problemi di ansia ho fatto 4 anni di psicoterapia, 2 con uno psicologo maschio il quale diceva che il sesso nella vita è molto importante, altri 2 anni con una psicologa donna la quale diceva che se uno ha voglia lo fa, altrimenti va bene lo stesso.
Ho 57 anni, sposata da 26 con un uomo che sin dall’inizio ha avuto quasi sempre problemi di velocità, tanto da farmi chiudere con il sesso dopo 10 anni di matrimonio. Mi sembrava che il suo problema fosse una specie di punizione nei miei confronti: ti piace? ci godi? allora ti nego il piacere, eiaculando subito.
Premetto che in merito a delle esperienze negative avute prima del matrimonio,sicuramente anch’io ho avuto difficoltà a lasciarmi andare.
In questi anni di matrimonio ci sono stati uomini che mi hanno fatto il filo, ma il solo pensiero di fare sesso, pur forse desiderandolo, ha sempre fatto sì che non dessi mai corda a nessuno. Perchè? Cos’è che mi fa tanta paura? Possibile che il sesso sia una così difficile e complicata che al confronto scalare l’Everest è una schiocchezza? Possibile che mi sia negata l’esperienza di stare tra le braccia di un uomo, senza paura, senza vergogna, senza il terrore di dover rivivere la frustrante sensazione di essere abbandonata sul più bello?
La ringrazio per una sua gradita risposta e le auguro una lieta e serena Pasqua
RISPOSTA
Gentile signora, purtroppo la sessualità nella nostra cultura è ammantata di forti connotazioni emotive, sia nel bene sia nel male: alcuni sostengono che sia un aspetto fondamentale nella vita di una persona, altri dicono che è un elemento importante ma che ciascuno è libero di praticarlo come e se gli aggrada; alcuni vi associano connotazioni di libertà, piacere e creatività, altri la temono come peccato, potenziale fonte di dissipatezza e di discontrollo; alcuni la vivono con serenità e allegria, altri sono preoccupati dalla prestazione e si confrontano con i propri pari per vedere se sono alla loro altezza. Tutto dipende dalle tradizioni culturali in cui siamo stati allevati, dalle esperienze che abbiamo avuto e dalla nostra personalità. Risulta difficile dire chi ha ragione, se non per escludere tutti quei casi in cui la visione della sessualità comporta disagio e sofferenza, timore di punizione e ansia da prestazione: questi sono sempre punti di vista distorti.
L’eiaculazione precoce, che suo marito sembrerebbe presentare, può essere dovuta a una quantità di cause, da predisposizioni biologiche, da ansia da prestazione, talora da rabbia nei confronti della donna, ma tale alternativa è in genere considerata una delle meno probabili (anche se spesso viene temuta dalla donna). Peccato che tale condizione abbia precluso a entrambi una vita sessuale più serena e attiva: vi sono possibilità terapeutiche per l’eiaculazione precoce e forse sarebbe stato utile fare il tentativo di provarci. Comunque la vita sessuale non è indipendente da tutti gli altri aspetti che costituiscono un rapporto di coppia e quindi non sapendo come sia la situazione della vostra coppia sotto tali altri aspetti, non posso pronunciarmi in modo specifico e non posso dire quanto nel vostro caso la vicinanza affettiva, l’intimità mentale, la complicità possano supplire, come accade talora, alla mancanza di attività sessuale e compensarla. Questo lo sa lei e in base a questo può decidere.