DOMANDA
buon giorno dottore, sono una studentessa di veterinaria e per motivi di studio mi trovo in Togo. Un mio amico è stato vittima di un incidente, un pulman si è ribaltato e lui era dentro. oltre alle contusioni e al colpo di frusta ha un’emorragia all’occhio. Gli ospedali in realtà sono degli ambulatori, non gli hanno neanche suturato un taglio alla testa! per carità tre punti al massimo, però….ora, per l’occhio gli hanno dato solo un collirio cortisonico, ma lui ha già diagnosticata una maculopatia (è andato da uno specialista nella capitale del Gana, ma non mi sa dire di preciso quale)e ora dice di vedere macchie nere e lampi di luce…io sospetto un distacco di retina. vorrei sapere quanto costa un intervento del genere in italia (come privato ovviamente), per presentare un’eventuale proposta ad un’associazione di volontari (gli stessi che mi hanno richiesto aiuto per lo sviluppo di allevamenti in un villaggio)riguardo ad un suo trasferimento in italia per l’intervento. un’ultima domanda, nell’incidente ha perso i suoi occhiali, deve rifarli il prima possibile o può aspettare? e se fosse un distacco di retina quanto tempo si ha prima di contrarre danni permanenti? purtroppo in veterinaria l’oftalmologia non viene studiata ma solo accennata e quindi non so cosa consigliare al mio amico (e interprete della missione).per favore mi dia qualche consiglio. grazie, cristina
RISPOSTA
Gentile Cristina,
Sulla base della sintomatologia che lei segnala è fondato il sospetto di distacco di retina: è prioritario e urgente perciò sottoporre il paziente ad una visita oculistica con esame del fondo dell’occhio per fare una diagnosi. Sulla base di questa diagnosi si valuterà poi la terapia più opportuna, e si deciderà se e come trasferire in Italia l’infortunato.
Bisogna tenere presente però che, se ci troviamo di fronte a un distacco di retina, le possibilità di successo dell’intervento dipendono anche dal tempo trascorso dall’incidente. Perciò le raccomando di rivolgersi al più presto ad un centro medico attrezzato.
Cordiali saluti,
dr. Giovanni Paolo De Felice