DOMANDA
sono in cura per una prostatite. Da eco transrettale è emerso che la prostata ha vaste aree di congestione parenchimale con numerose calcificazioni periuretrali.
Da ultima ER la congestione risulta in miglioramento sebbene sono ancora presenti alcuni sintomi secondari, frequenti minzioni con alternati bruciori al canale uretrale.
In passato non ho accusato alcun sintomo . Ho 55 anni.
Gradirei conoscere suo autorevole parere sulla struttura della mia prostata e prospettive concrete di miglioramento.la ringrazio.
RISPOSTA
Egregio signore,
è chiaro che le calcificazioni periuretrali rappresentano un fastidioso problema anche difficilmente risolvibile in modo drastico: una chirurgia non ha senso soprattutto in una persona relativamente giovane e senza disturbi ostruttivi, come nel suo caso.
Le calcificazioni possono sostenere e peggiorare la congestione, che poi a sua volta è la causa dei suoi disturbi. Questi tipicamente hanno un andamento “ondulante” con peggioramenti e miglioramenti. Le consiglio una terapia “ciclica” con dei decongestionanti a base vegetale (Serenoa repens ed altri, di associazione); di mantenere l’intestino quanto più regolato possibile; e buone passeggite. Nel caso che, per lavoro, dovesse stare a lungo seduto, cerchi ogni tanto di muoversi/alzarsi. E poi, da un punto di vista psicologico, se le riesce, cerchi di “dimenticare” il più possibile la sua prostata.
Cordiali saluti, Filiberto Zattoni