DOMANDA
Gent.le Dott. Finocchiaro,
a mio fratello 51 anni, in seguito ad una crisi comiziale parziale, è stata eseguita RM, cura cortisonica e successiva RM. Data l’esclusione dell’ipotesi linfoma è stata eseguita biopsia stereotassica. L’indagine estemporanea ha evidenziato la presenza di un glioma ed ora si aspettano gli esiti dell’esame istologico per individuarne il grado. La lesione è abbastanza estesa come si evince dal referto della prima RM che le riporto
“Diffusa alterazione di segnale della sostanza bianca emisferica sinistra, del corpo calloso e del centro semiovale a destra, di significato infiltrativo.
Aspetto congesto delle circonvoluzioni a sede temporoparietale sinistra con riduzione in ampiezza degli spazi subaracnoidei corrispondenti.
Focali alterazioni di segnale in corrispondenza del braccio posteriore della capsula interna, del peduncolo mesencefalico, della porzione posteriore del giro del cingolo a sinistra con segni di elevata restrizione.
Lievemente compresse le strutture ventricolari omolaterali.
Dopo somministrazione ev di mdc si visualizza un potenziamento omogeneo e prevalentemente sottocorticale di tale ultima localizzazione, del peduncolo cerebellare superiore oltre che più sfumati, in sede peritrigonale, temporoinsulare e temporale sottocorticale a sinistra. Diffuso, tenue potenziamento leptomeningeo prevalentemente sinistro.”
Può darmi un consiglio su come procedere. Noto che le condizioni peggiorano quotidianamente.
RISPOSTA
Se si tratta di un glioma di grado III o IV la radioterapia sarà la prima cosa da considerare. La chemioterapia con temozolomide potrà essere associata. I trattamenti sperimentali di lesioni cosi diffuse e non operabili si rivelano difficili o impossibili.