DOMANDA
Gentile Dottore, Le scrivo per chiedere se effettivamente esiste un modo per indagare la relazione tra gli alimenti assunti e i loro effetti nello stomaco e sulla pelle. Sono un uomo di 32 anni, e ho sempre avuto un’alimentazione varia, senza aver alcun tipo di problema.
Da circa 1 anno e mezzo invece, mi sono ritrovato ad abbandonare il latte al mattino e a diminuire via via il consumo di latticini (formaggi freschi e stagionati e yogurt). Infatti ho visto che digerivo poco il latte e ho notato inoltre la comparsa di qualche brufolo, quindi ho pensato a una relazione tra le 2 cose. Sono stato da 2 dermatologi che a parte una terapia topica, non mi hanno chiarito realmente se devo limitare o meno determinati alimenti e quindi eccomi qui in questa sede. Ho inoltre notato che utilizzando spesso alimenti a base di soia, mi ritrovi con la pancia gonfia, e a volte dei mal di pancia non ben identificati. Un altro problema é che a volte esagero enormemente con i dolci.
Le chiedo se esistono degli esami per accertare un intolleranza specifica, perché non mi spiego quanto mi sta accadendo a livello di pelle. So che i test sulle intolleranze non sono affidabili, ma allora come orientarsi?
Mi scuso per lunghezza del messaggio, e La ringrazio infinitamente per il Suo tempo.
RISPOSTA
Devo mantenermi sulle generali, come Lei ben sa, e quindi cercherò di dare delle coordinate: la maldigestione dei latticini di solito è dovuta a intolleranza al lattosio, facilmente accertabile mediante breath test; l’attrazione per i dolci è sconsigliabile, ma qualsiasi medico dovrebbe prescriverle controlli ematochimici sia per intolleranza al glucoso che per celiachia. Il rapporto tra “brufoli” e aimenti potrebbe essere mediato da problemi epatopancreatici (anche qui, esami specifici) o da alterazioni della flora batterica intestinale. Ricordi che se è intollerante al lattosio può comunque assumere yoghurt, che spesso si rivela un’ottimo aiuto per questi problemi. Per i test di intolleranza, purtroppo non ve ne sono, resta il consiglio di evitare cibi conservati, scatolame, cibi fermentati ecc. e avere predilezione per alimenti freschi e di stagione, e una cottura con pochi grassi.