Crescita di un bimbo prematuro

    DOMANDA

    Buongiorno dott.re,

    ho un dubbio: mio figlio nato pretermine a 36+1 con TC d’urgenza e poi ricoverato in TIN per 10 giorni. Oggi ha sette mesi e mezzo ed è in ottima salute. il mio dubbio è che ad ogni visita e controllo naturalmente vengono calcolati i percentili di crescita. Ma io mi chiedo è possibile paragonare mio figlio con altri nati presubilmente a 40 settimane? avendo partecipato a un corso preparto ho stretto amicizia con altre mamme i cui bimbi sono nati a termine magari nella mia stessa settimana del mio. io noto che mio figlio si porta questo mese di ritardo rispetto a loro, tipo nel stare seduto nel lallare . i figli delle mie amiche se oggi cominciano a stare seduti noto che mio figlio lo farà con due /tre settimane dopo. questa mia osservazione è giusta??? mio figlio quando recuperera la sua prematurità? è effettivamente un bimbo che rispetto a gli altri nati magari lo stesso giorno ma a termine sta un pò più indietro? è corretto paragonare quando la pediatra segna i percentili di crescita con un bimbo nato a termine? Mio figlio nato di 3kg per 49 cm oggi ora a sette mesi e mezzo pesa 8,650 kg per 70cm…

    grazie

    RISPOSTA

    Gentile mamma, la sua osservazione è assolutamente corretta e la risposta principale è che del tempo di prematurità si deve effettivamente tener conto, scalandolo dall’età anagrafica. Dunque se suo figlio al momento ha 7 mesi e mezzo ma è nato un mese prima del termine, va considerato di 6 mesi e mezzo nelle tabelle percentili. Ci sono poi due altri aspetti che lei tocca: uno riguarda lo sviluppo psicomotorio, l’altro il “fino a quando” si debba continuare ad applicare questo fattore di correzione. Su quest’ultimo punto le opinioni non sono concordi; molti neonatologi propendono per un anno, molti altri per due anni. Meno si può dire sulle tappe di sviluppo psicomotorio: ogni pretermine è unico, e lo sviluppo all’esterno dell’utero è comunque diverso da quello intrauterino, per cui anche in assenza di problematiche particolari al momento della nascita, non è detto che due pretermine di pari età gestazionale raggiungano la stessa tappa di sviluppo alla medesima età anagrafica. Pertanto, non si preoccupi di eventuali leggeri, presunti, “ritardi” di suo figlio nel raggiungere l’una o l’altra tappa, probabilmente rientrano nella norma. Cordiali saluti, Prof. Andrea Vania, pediatra nutrizionista

    Andrea Vania

    Andrea Vania

    ESPERTO IN NUTRIZIONE PEDIATRICA. Prof. Andrea Vania, specialista in Pediatria con quarantennale esperienza in alimentazione in età pediatrica (0-20 anni) e in adolescentologia. Già Responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica del Policlinico Umberto I – Sapienza Università di Roma
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