Che fare se si è positivi all’Helicobacter pilori?

    DOMANDA

    Gentile Dottor Volpi, ho 62 anni e soffro da ragazzo di disturbi digestivi, con digestione lenta e stomaco pesante.
    Circa 10 anni fa, in una gastroscopia è risultato positivo il batterio helicobcter pilori. Ho fatto una cura antibiotica e sono stato bene solo un mese. Ho rifatto l’esame del sangue ed è risultato positivo, ho rifatto la cura ma non ho avuto mai miglioramenti. Un mese fa, per verificare eventuale positività del batterio, ho fatto sia gli esami del sangue che delle feci.
    Nelle feci è risultato negativo, mentre nell’esame del sangue è di poco positivo, questi sono i valori:
    Anticorpi Helicobacter Pylori IgG…..13,90
    (<6 negativo; 6 - 12 dubbio ; >12 Positivo)
    Allora il mio medico curante mi voleva far fare la cura antibiotica, mentre un gastroenterologo non l’ha ritenuto opportuno sia perchè è di poco positivo e sia perchè ritiene che una volta che il batterio risulta positivo, all’esame del sangue risulta sempre positivo. Per favore Le chiedo un Suo parere in merito. Lei ritiene opportuno che io faccia una cura antibiotica?
    Assumo domperidone, ma non sempre mi aiuta, ma se non lo assumo è peggio. Domperidone preso praticamente ogni giorno, però quasi sempre solo a pranzo da 10 mg, fa male ? Lo volevo sostituire con Neocarvi, ma non mi aiuta tanto.
    Non volendo rifare la gastroscopia, tra esame del sangue, test del respiro e feci, qual’è più attendibile.
    La ringrazio di cuore e cordiali Saluti, Roberto !

    RISPOSTA

    Caro Sig. Roberto,
    ha ragione il Collega Gastroenterologo: la presenza degli anticorpi con l’Helicobacter nel sangue significa solo che lei è venuto a contatto con l’agente patogeno, ha prodotto gli anticorpi, cioè si è difeso bene, ed ora li mantiene costanti nel sangue. Non è segno di infezione come testimoniato dalla negatività della ricerca dell’HP nelle feci (esame corretto ed attendibile). Non è necessario effettuare la terapia antibiotica.
    Il trattamento adeguato prevede l’assunzione di 20 mg di domperidone prima dei pasti, pertanto provi ad assumere 20 mg di domperidone prima di pranzo e della cena. Assuma alimenti facilmente digeribili e mastichi bene. Poco alcol.
    Se il disturbo persiste (come è probabile dato che il problema è iniziato in giovane età) è necessario ritornare dal gastroenterologo, ripetere la esofago-castro-duodenoscopia e tutti gli altri esami relativi ad accertare una corretta funzionalità digestiva.
    Con viva cordialità.
    Prof. Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Professore associato di medicina interna all’Università degli Studi di Parma. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università degli Studi di Parma dove si è anche specializzato in endocrinologia e malattie del ricambio e in medicina interna. È responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia e andrologia medica al dipartimento onco-emato-internistico dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma.
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