GLAUCOMA E MACULOPATIA

    DOMANDA

    MIA MADRE HA 85 ANNI QUASI 86
    AFFETTA DA GLAUCOMA ACUTO E MACULOPATIA /
    PRIMA OPERAZIONE CATARATTA OCCHIO DX 5 ANNI FA E TUTTO OK.
    DOPO OPERAZIONE CATARATTA OCCHIO SX DI FINE FEBBRAIO 2011 NON HA PIU’ RECUPERATO LA VISTA / ORA NON VEDE QUASI PIU’ NEANCHE DALL OCCHIO DX.
    trattamanto con azopt / pilocarpina / travartan colliri + INTEGRATORI VARI TIPO MEMOLUX /
    LE SPERANZE DI RECUPERO NONOSTANTE LE PAROLE INCORAGGIANTI DEGLI OCULISTI CURANTI ( in cura dal 2004 ) SI SONO AFFIEVOLITE GIORNO DOPO GIORNO /
    SI E’ PARLATO ANCHE DI PROBLEMI CEREBRALI CHE CAUSEREBBERO PROBLEMI ALA VISTA … MA I NEUROLOGI NON VEDONO NESSUNA CONNESSIONE CON I PROBLEMI ALLA VISTA / PER QUEST ULTIMI E’ IL CONTRARIO : LA PERDITA GRADUALE DELLA VISTA HA CAUSATO CONFUSIONE GENERALE MENTALE / FRA L ALTRO DECESSO DEL MARITO NEL MARZO 2011 IN PIENO RECUPERO DALL OPERAZIONE DI CATARATTA.

    OGGI SEMBRA CI SI DEBBA RASSEGNARE AL FATTO CHE MIA MADRE NON RECUPERERA’ PIU’ : ULTIMA VISITA OCULISTICA : FEBBRAIO 2012.

    VORREI CAPIRE SE VERAMENTE NON CI SONO PIU’ SPERANZE / MI SEMBRA TUTTO
    SURREALE /

    GRAZIE

    RISPOSTA

    Gentile signore,
    è con vivo dispiacere che ricevo il suo accorato e doloroso messaggio. Purtroppo le due patologie che hanno colpito sua madre sono le più temute da noi oculisti, perchè le armi che abbiamo a disposizione per combatterle possono solo ritardarne l’evoluzione. Non solo infatti non si recupera quanto si è perso, ma la perdita delle cellule nervose può continuare inesorabilmente, soprattutto in età avanzata come in questo caso. Inoltre le due patologie associate nello stesso paziente moltiplicano la loro gravità. Noi medici sappiamo bene che, anche quando si praticano tutte le cure possibili , dobbiamo tener conto della possibilità di andare incontro a esiti di questo tipo, e dobbiamo saperne affrontare la frustrazione e il senso di impotenza che ci provocano sul piano umano e professionale.
    Inoltre con l’età anche i neuroni del cervello diminuiscono notevolmente, e perciò è molto probabile che si verifichino deficit anche a livello cerebrale, che sono simili nella loro origine a quelli che colpiscono la vista.
    Vorrei infine sottolineare, per tutti quelli che ci leggono, che questo tipo di evoluzione non è la regola per i malati di glaucoma o di maculopatia, anche se con il progressivo allungamento della vita quadri di questo tipo non sono poi così rari.
    Ancora una volta vorrei ricordare quanto è importante la prevenzione: infatti per ridurre il più possibile i danni l’unico mezzo è la precocità della diagnosi, in particolare per chi ha casi del genere in famiglia.
    Cordiali saluti
    dr. Giovanni Paolo De Felice
    Oculista

    Giovanni Paolo De Felice

    Giovanni Paolo De Felice

    GLAUCOMA, CATARATTA, MACULOPATIE. Esperto del servizio specialistico EyeClinic al Centro diagnostico italiano (Cdi) di Milano. Nato a Milano nel 1957, si è laureato e specializzato in oftalmologia all’Università degli Studi di Milano.
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