DOMANDA
Salve, volevo sapere se i sintomi che mio padre,da circa 2anni presenta e son peggiorati con una progressione moderata posson far sospettare l’Alzheimer.Mio padre,76 anni,fisicamente in ottima salute,da 2 anni ha una perdita moderata di memoria(ricordi recenti),tale per cui ripete spesso domande su cose a lui riferite di recente,perde a volte chiavi ecc,episodi accaduti di recente,dice a volte che son accaduti tempo prima,ma l’aspetto PIU’ GRAVE e ricorrente è che non conosce molti VOLTI di persone che dovrebbe conoscere(abitanti dello stesso paese, o parenti che non vede spesso)e si dimentica abbastanza facilmente i nomi, dicendo al loro posto:il figlio di..,il marito di..,quello che abita..Se dovesse vedere una persona non familiare prossimo ora, tra dieci minuti , in un altro luogo, non la conoscerebbe piu molto probabilmente’.Non presenta problemi nel vestirsi correttamente,nè nel compiere le sue piccole attivita’ quotidiane,ne’ nel guidare,nè di orientamento,è un uomo calmo e socievole.Da sempre soffre di insonnia, percio’ non posso dire che la mancanza di sonno si è aggravata di recente.Dal 2000 in poi,senza motivi,è dimagrito di 10-15kg.
Volevo sapere se è il caso di iniziare a parlarne con un medico e lo stesso medico che iter diagnostico gli farebbe intraprendere e anche se,esistono farmaci in grado di ritardare o bloccare in modo efficace tale patologia a questo stadio ,ammesso che si tratti di Alzheimer e non di una forma di invecchiamento ‘normale’.GRAZIE
RISPOSTA
Dalla sua descrizione, mi sembra che una forma iniziale di Alzheimer non sia affatto da escludere. Naturalmente ci possono essere altre motivazioni per questi disturbi ma certamente vale la pena di consultare un Neurologo esperto di malattie neurodegenerative che prescriverà gli esami più opportuni per una diagnosi. Se sfortunatamente fosse confermata una malattia di Alzheimer esistono farmaci in grado di rallentare (per lo meno per qualche tempo) il progredire del danno cognitivo