DOMANDA
GENTILISSIMO PROFESSOR TEGGI ROBERTO MI CHIAMO CLAUDIO HO 37 ANNI LE PREMETTO CHE SONO UN MUSICISTA DICIAMO CHE NON HO MAI AVUTO GRANDI PROBLEMI MA DA QUALCHE SETTIMANA ACCUSO ALL’ORECCHIO DX COME UN SENSO DI PESANTEZZA ED UN FISCHIO O RONZIO FREQUENTE MOLTO ACUTO COME INTENSITA’ ED A VOLTE FISSO IL CHE MI STA PREOCCUPANDO E AGITANDO MOLTO, IN EFFETTI HO FATTO DEI CONTROLLI PER QUELLO CHE PUO’ SAPERNE DAL MIO MEDICO DI BASE IL QUALE MI HA PRESCRITTO (DICENDOMI CHE L’ORECCHIO NON PRESENTAVA PROBLEMI) CARDIOASPIRINA E PRISMA E CHE POTREBBE TRATTARSI DI PROBLEMI DI CIRCOLAZIONE. NON SONO UN MEDICO E NON SAPREI SE IL TUTTO POTREBBE ESSERE COLLEGATO MI POTREBBE DARE UN SUO PARERE DA ESPERTO NEL SETTORE, NATURALMENTE NON SOSTITUISCE UNA VISITA MI RENDO CONTO MA MI DAREBBE UN PO’ DI LUCE IN PIU’ IN ATTESA DI CONTROLLI PIU’ MIRATI LA RINGRAZIO MOLTO . CON CORDIALITA’ CLAUDIO
RISPOSTA
Gentile Sig Claudio,
leggendo le mie risposte precedenti credo abbia capito come dell’acufene ad oggi non si sa tutto, tuttavia alcuni punti fermi esistono:
– l’acufene si genera nelle vie acustiche a seguito di fluttuazioni di udito anche transitorie (ad esempio all’uscita da una discoteca tutti sperimentano l’acufene a seguito di una diminuzione di udito per l’esposizione a rumore)
– si mantiene e ci crea fastidio quando la perdita di udito si conserva ma soprattutto quando ci prestiamo eccessiva attenzione oppure genera ansia secondaria.
Credo nel suo caso che almeno un esame audiometrico sia indispensabile, decidendo dopo quest’ultimo se proseguire con gli accertamenti.
Cercare da subito di mettersi nelle condizioni di restare il meno possibile in posti silenziosi è fattibile già da adesso, utilizzando ad esempio durante tutta notte una radio da mantenersi a volume molto basso, non tale da mascherare l’acufene. Esistono inoltre strumenti dedicati, il più facile da reperire in tutti i negozi che vendono protesi acustiche si chiama “palla sonora”.
Effettivamente interventi terapeutici più articolati necessitano una visita.
Porgo distinti saluti
Roberto Teggi