DOMANDA
Buongiorno,sono una ragazza di 18 anni e ho un grosso nevo di becker peloso sulla coscia (circa 15 cm x 12). Dai documenti pediatrici , risulta tale scoperta all’età di circa 12 mesi dove veniva indicato “ipertricosi coscia destra “. Anche la cute era di un colore più scuro rispetto al resto del corpo.
Con lo sviluppo la cute si è un po ulteriormente scurita e i peli aumentati. Sono stata vista a Milano alla clinica dermatologica dove però mi dicono di farmi controllare periodicamente ma non mi fanno foto per cui mi chiedo come possano valutare l’evoluzione del nevo. Vorrei chiedere un suo cortese parere in merito alle mie preoccupazioni: come si distingue un nevo peloso da un nevo di becker? Potrei anche essere nata così e il problema visto a 12 mesi. In questo caso sarebbe un nevo peloso? So che i nevi pelosi vanno asportati, ma così grossi come è possibile? Il nevo di becker è pericoloso, bisogna intervenire? Posso farmi la ceretta?
Il laser? grazie tante.Cordiali saluti.
RISPOSTA
In assenza di chiari dati anamnestici la distinzione tra nevo di Becker e nevo congenito (peloso) puo’ essere confondente.
Il nevo di Becker è una chiazza benigna, piana, a distribuzione omogenea, con una grandezza variabile da pochi a molti centimetri. Alla nascita la lesione appare non identificabile o si evidenzia come una chiazza leggermente scura impercettibile. Alla pubertà la lesione diventa più scura, con presneza di peli evidenti e la diagnosi diventa facile.
Istologicamente il nevo di Becker è correlato all’aumento della melanina nell’epidermide e non ha potenziale maligno. Il trattamento chirurgico non è indicato.
Invece la presenza alla nascita di lesioni grandi, pelose, pigmentate non presenta problemi di diagnosi differenziale in quanto si tratta di nevi melanocitici congeniti. A livello clinico-submicroscopico con la tecnica di epiluminescenza si possono riscontrare strutture specifiche.
Il trattamento chirurgico dei nevi congeniti si attua come prevenzione o in presenza di chiari sospetti clinici di trasformazione.
Mentre è fortemente consigliata l’asportazione chirurgica di un nevo congenito gigante (superiore a 20 cm) entro un mese dalla nascita, rimane questionabile un approccio chirurgico generalizzato sui nevi congeniti piccoli ed intermedi. I dati epidemiologici non indicano di effettuare questo tipo di trattamento. Il traumatismo (anche da ceretta) non è associato a trasformazione.
Il monitoraggio digitale dermoscopico di piccole aree non è indicato ed è sufficiente il controllo clinico suggerito.