dolore anale

    DOMANDA

    Buongiorno, ho 53 anni e dallo scorso settembre soffro di un fastidioso dolore nella parte terminale dell’ano con una sensazione di bruciore interno. Inizialmente il medico curante ha ipotizzato emorroidi esterne anche se non ho mai avuto né sanguinamenti né presenza di muco. Mi è stato prescritto il Deflon (se ricordo bene) e la cura è proseguita per alcuni mesi senza modifiche rilevanti.
    Visti gli scarsi risultati mi ha prescritto un cortisonico (Bentelan). Anche con questa cura sono andati avanti un ulteriore mese. Sfinita per il continuo fastidio/dolore ho richiesto una visita proctologica (vissuta molto male).
    Mi è stato diagnosticata una lacerazione anale definita (testuale) “ragade solo per darle una dignità” ed un “insignificante prolassino”.
    Mi sono stati prescritti Antrolin 3 volte al giorno per 30 giorni e Luan 2,5 per massaggi anali, prima e dopo la defecazione, fino alla scomparsa del dolore.
    E’ trascorso ormai un mese. E’ scomparsa la sensazione di bruciore interna ma persiste un forte fastidio/dolore, sopportabile se sto in piedi o cammino ma insopportabile da seduta. (la sensazione è di stare seduta su di un sasso). Tenga presente che sono impiegata.
    Faccio presente che evacuo regolarmente e le feci sono morbide e omogenee, ho un’alimentazione ricca di fibre e acqua e faccio (facevo) regolare attività fisica.
    Dopo oltre 5 mesi sono veramente sfinita; ho crisi di pianto, non sopporto più questa tortura e non ho nessuna intenzione di sottopormi a ulteriori

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    non saprei proprio cosa risponderle. Se effettivamente ha una ragade dovrà probabilmente essere operata visto che l e cure mediche non hanno funzionato.
    La decisione spetta comunque ad un Collega specialista.
    Altro, senza visitarla, non posso dire.

    Roberto Dino Villani

    Roberto Dino Villani

    Direttore dell’unità di chirurgia proctologica e riabilitazione del pavimento pelvico presso il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo. Nato a Milano nel 1954, è specializzato in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia e in microchirurgia e chirurgia sperimentale. Consigliere della SICADS (Società Italiana di Chirurgia Ambulatoriale e Day Hospital)
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