DOMANDA
Buongiorno Dottore,
le scrivo perché vorrei trovare una soluzione al problema di mio marito che, da 4 anni, è diventato allergico ai gatti (asma allergico).
Conviviamo con 3 mici che ovviamente non entrano nelle camere e che per scelta loro, spesso stanno all’aperto, sul balcone.
Le prove allergiche effettuate nel 2008 hanno evidenziato diverse allergie tra cui l’olivo (++++) le graminacee (+++) e il gatto (+). In seguito a questi accertamenti è stato prescritto a mio marito uno spray 2 volte al giorno che, per un lungo periodo, ha potuto prendere solo all’occorrenza (1-2 volte al mese) ma in questi ultimi mesi la situazione è peggiorata.
Sappiamo che una soluzione sarebbe quella di allontanare gli animali ma, come spesso accade in questi casi, non è così semplice.
Le scrivo per conoscere il suo parere in merito al vaccino e se ritiene che possa essere una buona soluzione per noi. Inoltre, a suo avviso, è il caso di ripetere le prove allergiche?
Potrebbe segnalarmi strutture site a Milano a cui potersi affidare per test e vaccino?
La ringrazio in anticipo.
RISPOSTA
I test allergologici non documentano una sensibilizzazione elevata per il gatto, da quanto riferito, Le direi quindi in prima istanza di controllare con cura tale aspetto, vale a dire se si tratta di un ” falso positivo ” magari ricorrendo ad indagini di secondo livello con un prelievo venoso.
Dopo aver effettuato una diagnosi accurata sarà cura dell’immuno allergolologo di riferimento approntare un piano terapeutico razionale e personalizzato.
Saluti
Prof A Tiri