malato di sesso?

    DOMANDA

    Buongiorno dottore. sono sposato ormai da 9 anni, 2 figli di 7 e 5 anni. Tra alti e bassi la nostra relazione prosegue, forse un pochino a stento, i rapporti sessuali si riducono a dieci minuti a tarda serata (quando i bambini dormono), circa una volta al mese. Vita molto regolare, forse troppo, tutto ruota intorno ai figli (forse troppo). Sembra un quadro deprimente, diciamo che tutto sommato me lo faccio andar bene: adoro i figli, amo mia moglie e ne sono sinceramente attratto fisicamente. Sono sessualmente molto attivo, della serie “ho sempre voglia”, ed ho una passione sfrenata per i piedi femminili. L’opposto della moglie che da quando sono nati i figli ha avuto un calo del desiderio e non mi asseconda nella passione per piedi/scarpe. Cerco rifugio in internet, a volte qualche contatto, per soddisfare questo mio desiderio in quanto in casa trovo un muro di gomma: mi considera malato di sesso. Sarà vero? Con lei ne ho parlato in più occasioni, all’inizio molto a fatica in quanto la consideravo una vera e propria malattia, in seguito con più tranquillità perchè ho preso atto che è parte di me, ma non sono mai risucito a trovare un punto d’incontro.
    Vorrei che mia moglie fosse più maliziosa, che ogni tanto mi facesse qualche sorpresa, che mi facesse sentire desiderato. Ad essere sincero non sono nemmeno sicuro di stare per chiederle un consulto o una spalla su cui piangere. Magari un consiglio. Sono destinato a diventare un futuro molestatore/stupratore? Mi aiuti a capire.

    RISPOSTA

    No, lei non dovrebbe correre il rischio di diventare un molestatore/stupratore. La sua situazione è abbastanza comune in casi analoghi: uomini e donne hanno esigenze sessuali piuttosto diverse e la vita di famiglia con i bambini piccoli modifica le priorità delle donne (e in parte anche quelle degli uomini) e questo può avere degli effetti sulla vita sessuale di coppia. Peraltro le donne tendono a considerare, come prova di essere desiderabili, il fatto di essere al centro delle attenzioni emotive e sentimentali degli uomini, e meno il fatto di essere al centro delle loro attenzioni sessuali, che vengono apprezzate solo se accompagnate da manifestazioni di affetto e di condivisione affettiva. Il fatto inoltre di sentirsi al centro di attenzione sessuale per solo una parte del corpo (i piedi) o addirittura per ciò che li riveste (le scarpe) certo non favorisce una risposta sessuale favorevole da parte della donna. Mi sembra che lei debba prendere in considerazione anche le esigenze della sua compagna e non solo lamentarsi sentendosi amareggiato perché non vengono prese in considerazione da sua moglie le sue esigenze sessuali forse troppo focalizzate e parziali, che la fanno sentire trascurata e non desiderata come persona.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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