grana padano e colesterolo alto

    DOMANDA

    Egregio dott. Volpe, sono una signora di 53 anni, in menopausa da due, con un colesterolo totale 287, HDL 91, LDL 166, trigliceridi 148 (ultime analisi due mesi fa). Il mio cardiologo mi ha messo a dieta ipolipidica per tre mesi (devo eliminare i formaggi) e poi ripetere le analisi per vedere se il colesterolo è sceso ed eventualmente iniziare con le statine (Sivastin 20 mg al dì). Non mangio uova, burro, maionese, carni grasse. Solo latte parzialmente scremato (300 ml. al giorno), yogurth magro alla frutta con 1 cucchiaio di crusca d’avena, 4 noci, frutta, poca verdura, no pesce, tonno in scatola, ricotta, prosciutto cotto e crudo senza grasso, pasta e pane, fette biscottate con poca marmellata e cioccolato 20 gr. fondente 50%-70%. Ho letto che il grana padano in piccola quantità può far bene oltre che per il calcio (a proposito ho una lieve osteopenia) anche per abbassare il colesterolo. E’ vero?
    Se da una parte devo aumentare l’introito di calcio per l’osteoporosi e dall’altro limitare i grassi animali per il colesterolo alto, cosa devo fare? Non vorrei prendere le statine perchè temo le ripercussioni sul fegato (ora le transaminasi sono nella norma). L’epatologo mi ha consigliato Esterol 3 al posto delle statine. Ancora non l’ho preso (anche perchè contiene vitamina D della quale sto già facendo integrazione con Dibase 100.000 al mese), ma temo che non sia sufficiente ad abbassare il colesterolo ed evitare le statine. Spero mi possa aiutare. La ringrazio. Luisa

    RISPOSTA

    Gentile signora, il suo colesterolo è elevato, ma per fortuna ha anche un buon HDL, quella frazione del colesterolo cosiddetta buona o protettiva, in quanto rimuove il colesterolo dalle nostre arterie. Segue un’ottima dieta, ma onde evitare che dall’osteopenia si passi all’osteoporosi, oltre all’integrazione con vitamina D che già effettua (e si ricordi che l’esposizione alla luce solare stimola la sintesi di tale vitamina da parte del nostro organismo), assuma quei cibi con medio basso contenuto in grassi, ma nel contempo a buon contenuto in calcio assorbibile: latte scremato o parzialmente scremato e gli yoghurt magri (che, anzi, ne contengono qualche mg in più rispetto al latte e allo yoghurt interi), formaggi meno grassi (fiocchi, ricotta di mucca), alcuni pesci e molluschi (alici, calamari, polpo, sugarello, cozze, mormora), alcune verdure e ortaggi (rughetta, agretti, radicchio verde, broccoletti, indivia). In questi alimenti il calcio è ben assorbibile in quanto essi presentano un basso contenuto in ossalati e fitati (al contrario di cereali, legumi e altre verdure). Inoltre, un importante apporto di calcio può provenire dalle acque con un contenuto di calcio di almeno 150-200 mg/litro (per legge è obbligatorio riportare la composizione sull’etichetta delle acque imbottigliate). Purtroppo, il parmigiano ha tante virtù, ma non quella di abbassare il colesterolo.
    Per quanto riguarda le statine, consideri che il loro beneficio in termini di prevenzione nei confronti dell’infarto o dell’ictus sopravanza di molto il piccolo rischio di avere problemi epatici (aumento delle transaminasi), muscolari (aumento della creatinfosfochinasi, dolori muscolari) e di aumento della glicemia. Infatti, queste alterazioni si manifestano solo nel 5-10% dei pazienti in terapia con statine. Per valutarle è sufficiente controllare tali parametri con un semplice esame del sangue già dopo 2-3 mesi di terapia (e anche successivamente, ma con cadenza meno frequente). Tra l’altro, il suo cardiologo le ha proposto un famaco a un dosaggio medio-basso. Comunque, può essere valida anche la proposta del suo epatologo, che invece le ha consigliato un nutraceutico che, comunque, contiene una sostanza, la monacolina del riso rosso fermentato, che è pur sempre una statina, anche se a dosaggio bassissimo (3 mg). Sperando che non fumi e che non abbia dei genitori che abbiano avuto un infarto o un ictus in età prematura (prima dei 55 anni il papà e prima dei 65 anni la mamma), per decidere al meglio sul da farsi, effettui un ecocolorDoppler delle carotidi (con valutazioni in mm dell’ispessimento intimo-mediale). Questo esame rappresenta la “foto” delle sue arterie e, quindi, ci fa comprendere meglio il suo rischio. Infine, si ricordi che sia che inizi con la statina che con il nutraceutico, la terapia, per avere i benefici clinici, deve essere cronico-continuativa (e non a cicli).

    Roberto Volpe

    Roberto Volpe

    Ricercatore al Servizio di prevenzione e protezione del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). Specializzato in malattie del fegato e del metabolismo all’Università di Roma e dottore di ricerca in aterosclerosi all’Università di Siena, è autore di oltre 160 pubblicazioni scientifiche, prevalentemente su argomenti di epidemiologia cardiovascolare e di terapia dietetica e farmacologica delle malattie del […]
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