insufficienza mitralica

    DOMANDA

    Gentile dott. Sinagra,
    ho 40 anni, sono alto 185 cm e peso 75 kg.
    Dall’ultimo ECG del 2012 mi è stata riconfermata (prima diagnosi nel 2009) una insufficienza mitralica di grado lieve, anche se “non ben quantificabile”. A differenza della penultima ECG, dove tutti gli altri valori del cuore erano a posto, oggi mi viene riscontrato ventricolo sinistro a 57 mm e setto interatriale a 11 mm. Dopo 20 anni di tabagismo che mi dava pressione ai limiti alti della norma (83/133 Holter pressorio nel 2009) ho smesso di fumare, ma la leggera dispnea, che avvertivo anche dopo uno sforzo medio quando fumavo, la avverto anche oggi, a 3 mesi dallo stop alle sigarette. Quindi la paura che l’insufficienza della valvola stia aumentando c’è. Premesso che nei prossimi giorni incontrerò il cardiologo per decidere il da farsi, lei crede che abbassando la pressione (anche con una terapia) si possa riportare le dimensioni del ventricolo sinistro nella normalità e quindi migliorare il lavoro della valvola mitrale? (ho letto che la dilatazione del ventricolo genera “mancata caoptazione” dei lembi). O pensa che si sia innescato un processo degenerativo difficilmente sanabile?

    Grazie anticipatamente

    RISPOSTA

    Condivido il proposito di smettere di fumare e controllare la pressione arteriosa. I dati riferiti del ventricolo sinistro sono nei limiti della norma e non determinano anomalie di coaptazione dei lembi.
    L’insufficienza mitralica descritta non causa dispnea.
    Non credo sia in corso alcuna degenerazione progressiva della valvola.
    La sua insufficienza mitralica potrebbe rimanere lieve a vita e come tale non richiedere atti specifici.
    Molto appropriato il proposito di condividere con il Medico di riferimento questi problemi ma in generale sarei rassicurante.

    Gianfranco Sinagra

    Gianfranco Sinagra

    Professore di malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università degli Studi di Trieste. Nato a Palermo nel 1964, si è laureato all’Università degli Studi di Palermo e si è specializzato in cardiologia all’Università degli Studi di Trieste. Dirige la struttura complessa di cardiologia, il dipartimento cardiovascolare e la scuola di specializzazione in malattie dell’apparato cardiovascolare agli Ospedali Riuniti […]
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