Tampone vaginale con Ureaplasma parvum, che fare?

    DOMANDA

    Gentile dottore,da quasi 3 anni soffro di fastidiosi pruriti e infiammazioni genitali.I medici che ho via via consultato hanno dato per scontato che fosse candida e secondo la loro prescrizione mi sono curata con antibiotici locali e prodotti antimicotici (pevisone) senza tuttavia trovare una soluzione.Ho quindi deciso di effettuare un tampone a dicembre il cui risultato è stato:
    Esame colturale Negativo
    Trichomonas Negativo
    Esame microscopico; rari leucociti ; alcune cellule epiteliali ;presenza di flora bacillare (sporigena) anaerobia;si consiglia di ricontrollare;
    A distanza di 2 mesi ho rifatto quindi il tampone con questo risultato:
    Esame microscopico Parecchie cellule epiteliali,alcuni granulociti, parecchi lattobacilli, numerose pseudoife.pH = 4.0
    Esame colturale
    Chlamydia trachomatis Real time PCR) Negativo
    Trichomonas vaginalis (Real time PCR) Negativo
    Neisseria gonorroeae (Real time PCR) Negativo
    Mycoplasma hominis (Real time PCR) Negativo
    Mycoplasma genitalium (Real time PCR) Negativo
    Ureaplasma urealyticum (Real time PCR) Negativo
    Ureaplasma parvum (Real time PCR) Positivo
    (U. urealyticum, U. parvum e M. hominis possono essere colonizzanti il tratto genito-urinario. L’eventuale trattamento va valutato nel contesto clinico)
    Mi potrebbe anticipare di che infezione si tratta e come curarla? A chi dovrei riferirmi ad un urologo o ad un ginecologo? E per il mio partner, deve fare anche lui delle esami?Grazie

    RISPOSTA

    Se l’esito è quello che mi cita non c’è alcuna terapia da eseguire, in quanto l’esito sembra del tutto normale. U.parvum, come correttamente segnalato, è un colonizzante, e come tale non va trattato. Tanto meno deve essere trattato il partner.